Digital signage al plasma nei musei del Vaticano

La tecnologia Panasonic utilizzata per creare e gestire le esperienze digitali dei visitatori e controllare da un’unica postazione la sicurezza di corridoi e gallerie.

Intenzionati a rafforzare la sicurezza e a migliorare l’esperienza degli oltre 4 milioni di visitatori che, ogni anno, affollano i corridoi e le gallerie dei Musei Vaticani, la struttura Capitolina voluta da Papa Giulio II agli inizi del XVI secolo, ha detto addio ai display Lcd utilizzati negli ultimi tre anni e optato per la tecnologia al plasma di Panasonic.

Nello specifico, 42 display al plasma del vendor sono stati distribuiti nelle diverse gallerie, dove è possibile ammirare opere provenienti dall’immensa collezione creata dalla Chiesa Cattolica nel corso dei secoli, mentre nella Control Room Cctv 32 display da 42” sono stati disposti per creare un muro al plasma che permette al team di sicurezza di monitorare ogni aspetto del museo.

Presso l’ingresso principale si è, inoltre, provveduto a installare un display da 103” visibile anche quando circondato dalla folla, mentre davanti alle due biglietterie si è scelto di posizionare 4 plasma da 50” per mostrare i differenti prezzi e le relative opzioni di ingresso e consentire ai visitatori di scegliere il biglietto più appropriato prima di effettuare il pagamento.

Connessi tramite Lan/Wan, tutti gli schermi sono controllabili da un unico computer grazie al software di signage Panasonic Nm Stage mentre, distribuite in tempo reale sulla rete del museo attraverso Internet, tutte le informazioni possono essere caricate su un server per raggiungere fino a 3mila siti distinti.

Il tutto per un aggiornamento tecnologico operato al fine di semplificare il lavoro dei team di controllo della sicurezza attraverso soluzioni in grado di garantire una più elevata qualità delle immagini con un ciclo vita tipico di circa 100mila ore di utilizzo.

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