La forte accelerazione della trasformazione digitale, dovuta all’emergenza coronavirus, ha nel cloud la sua pietra angolare.
Infatti, una strategia cloud ha molteplici vantaggi: è flessibile, scalabile e permette lo smart working.
Tuttavia, la volontà di tornare a produrre senza interruzioni e in tempi brevi comporta dei rischi.
Il cloud computing è una tecnologia abilitante eccezionale, ma la cui sicurezza e stabilità richiede attenta progettazione.
In particolare, un errore comune è pensare al cloud come esente da interruzioni di servizio o perdita di dati.
Inoltre, numerose realtà non comprendono appieno il modello di responsabilità condivisa, ritenendo di poter delegare ad un provider obblighi che invece la legge pone chiaramente a carico delle aziende.
L’importanza centrale delle strategie di disaster recovery
La scelta di appoggiarsi al cloud è spesso determinata dalla certezze in tema di business continuity.
La business continuity è un livello di preparazione aziendale che consente di mantenere operative le funzioni critiche dopo un’emergenza o un’interruzione delle attività.
Tali eventi possono includere violazioni della sicurezza, eventi disastrosi, interruzioni di alimentazione, guasti alle apparecchiature o improvvisa conclusione dell’attività di un dipendente chiave.
Le organizzazioni ripongono grande fiducia nella operatività illimitata dei data center e dei cloud provider.
Una certezza che tuttavia è basata su parametri errati e che spesso non contempla fattori di rischio come il semplice errore umano.
Perciò è fondamentale che la trasformazione digitale di ogni organizzazione non prescinda da un articolato piano di disaster recovery
Cos’è il disaster recovery nel cloud
Il disaster recovery è l’approccio adottato da un’organizzazione per ripristinare l’accesso e la funzionalità della propria infrastruttura cloud in seguito a event avversi, attacchi informatici o errori umani.
Un buon piano di disaster recovery include la documentazione dei sistemi e dei dati assolutamente cruciali per la business continuity, nonché le operazioni necessarie per il ripristino dei dati.
Le strategie e le opinioni dei leader di mercato
Su business continuity e disaster recovery abbiamo raccolto per voi le articolate opinioni dei leader di mercato. Ognuno ha espresso la propria visione ma su un punto tutti concordano: ignorare questo argomento non è affatto consigliabile.
I rischi superano enormemente i benefici.
Ci hanno spiegato tutte questi aspetti alcuni protagonisti della scena tecnologica italiana: Acronis, Amazon Web Services, Commvault, Microsoft, Nutanix, Red Hat, Rubrik, Veeam e Vmware.
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