Dischi fissi: gli affari si fanno in Oem

Seagate lavora anche con distributori e integratori con cui fattura circa un terzo del totale. E ora il vendor fa il suo ingresso nei portatili con la linea Momentus

Prevalenza della distribuzione in Oem, crescita del business nella regione europea
e riduzione dei prezzi a parità di taglio. Sono questi gli elementi principali
scaturiti dalla colloquio con i responsabili di Seagate, che rispecchiano una
visione generalmente comune a tutti i protagonisti del mercato degli hard disk.
«Intendiamo continuare a lavorare in Oem insieme a distributori e
integratori –
ci dice Philippe Huard, distribution sales
representative per l’Italia, la Spagna e il Portogallo -. Il nostro obiettivo
è di rimanere leader nella vendita, ma soprattutto investire nelle nuove
tecnologie, lasciando agli integratori l’opportunità di costruire la
soluzione migliore per il cliente»
.
Secondo i dati presentati dalla società, il fatturato proveniente dalle
vendite in Oem è quasi il doppio rispetto a quello veicolato attraverso
la distribuzione (64% contro il 36% per il secondo trimestre di quest’anno)
e il trend di crescita riguarda soprattutto l’Europa e l’Asia, mentre la regione
americana registra un lieve calo. Seagate si conferma leader del settore con
circa un terzo della torta totale, distribuita tra Maxtor, Hitachi, Western
Digital, Toshiba, Samsung e Fujitsu Siemens. La quota si aggira intorno al 50%,
sempre secondo i dati Seagate, per il solo mercato enterprise. Considerando
i vari settori, la casa americana prevede un trend di crescita intorno al 13%
dal 2001 al 2006 per i dischi per portatili, 11% per la fascia enterprise e
un 5% per la fascia desktop. Valori non alti ma auspicabili, visto che le vendite
di dischi fissi sono evidentemente legate ai trend dei computer. Il settore
portatili, invece, è del tutto nuovo per l’azienda americana, che ha
annunciato solo recentemente l’introduzione della nuova linea Momentus. Da segnalare,
in quest’ottica, l’enorme crescita prevista per le console e le appliance per
il mercato consumer electronics. Parliamo dei dischi fissi inseriti all’interno
dei moderni videoregistratori. Il tasso di crescita elevato (circa il 70%) è
giustificato dal carattere di novità di questo mercato. «La
tendenza generale che stiamo registrando
– prosegue Huard – riguarda
una riduzione dei prezzi piuttosto che un aumento esponenziale della capacità.
In Italia osserviamo un certo interesse per il taglio da 20 Gb, ormai considerato
l’entry-level, ma ancora adatto per la maggior parte delle applicazioni consumer»
.

Più vendi, più ti sconto
Il vendor francese ha stipulato dei contratti di distribuzione a livello europeo
con: Actebis, Avnet, Bell Micro, Deltos, Esys e Ingram Micro. Quello con Avnet
è l’ultimo accordo paneuropeo in ordine di tempo. Il distributore si
occuperà della commercializzazione dei dischi Seagate in 19 Paesi. Le
iniziative promo, almeno nella fascia dei dischi fissi, riguardano soprattutto
gli sconti legati a vendite a volume. Periodicamente la società francese
diffonde un comunicato ai propri rivenditori in cui specifica i termini per
poter partecipare al programma di sconti. Il fatturato richiesto per usufruirne
e la percentuale di sconto sono sempre variabili. «Per quanto riguarda
l’assistenza postvendita
– ci rivela Huard – questo non è un
mercato che si presti a particolari iniziative, sempre più spesso si
preferisce cambiare rapidamente il disco piuttosto che tentare una riparazione.
Il valore aggiunto dell’assemblatore, piuttosto, si traduce nell’integrazione
ed, eventualmente, nell’aggiornamento dell’infrastruttura del cliente»
.

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