Diversificare l’offerta Erp. Così vuole il mercato

Ssa Global spinge le soluzioni complementari di Bi, Crm, Plm e Supply chain mentre Sap vuole integrare con NetWeaver, grazie anche all’aiuto dei partner di sviluppo

Novembre 2004, L’Erp ce l’abbiamo, i clienti consolidati anche, è
ora di presentare nuove soluzioni complementari all’offerta core e che siano
più vicine alle esigenze del mercato. In estrema sintesi, muove da queste
considerazioni il nuovo corso di due player internazionali che hanno fatto fortuna
con i gestionali, quando ancora si chiamavano così. Parliamo di Sap e
di Ssa Global che individuano due strade diverse per il loro futuro, accomunate
dalle necessità dei clienti che, in questo momento, hanno bisogno di
ristrutturare i loro processi di business e poca voglia di spendere. Il nuovo
corso per Ssa Global parte dallo Strategic solutions team che spingerà
le soluzioni di gestione di Business intelligence, Supply chain, Customer relationship,
Product lifecycle e Supplier relationship. «Le aziende con cui ci
rapportiamo
– afferma Romeo Scaccabarozzi, vice presidente
per la regione Emea della divisione Strategic solutions di Ssa Global -, sanno
di dover puntare su uno dei tre fattori chiave del successo: innovazione tecnologica,
particolare cura del cliente, time to market. Il cliente deve scegliere su cosa
puntare principalmente per poi scegliere la soluzione tecnologica adeguata.
Chi punta sull’innovazione avrà bisogno di uno strumento di Plm, chi
vuole essere vicino al cliente implementerà un Crm, chi, infine, gioca
sul time to market investirà in uno strumento di Supply chain»
.
Secondo Scaccabarozzi, non ha più senso parlare di settori merceologici,
piuttosto di criticità specifica dei processi e degli obiettivi da raggiungere.
Ed è importante che il fornitore dimostri di avere una soluzione differente
per ogni esigenza, piuttosto che uniformare l’offerta sotto un unico cappello,
rischiando di semplificarla troppo, soprattutto se si rivolge ad aziende di
grandi dimensioni. «Il fornitore It – prosegue il manager -,
si trasforma in un consulente per la gestione delle performance aziendali,
per questo per essere interlocutori validi bisogna togliersi la veste di "tecnologici".
Infatti, per la mia divisione, assumo persone con background economico (specialisti
amministrativi e finanziari)»
.

L’insieme dell’offerta complementare
all’Erp rappresenta un terzo del fatturato totale, ma l’obiettivo è di
arrivare a circa il 40% entro un anno e mezzo. Intanto, ben 1.200 persone su
3.000 si occupano di ricerca e sviluppo sulle nuove soluzioni. «Proseguendo
la nostra politica di acquisizioni e partnership volte ad aumentare il market
share o il customer share
– aggiunge Scaccabarozzi -, preferiamo stringere
alleanze tecnologiche nei settori in cui non abbiamo esperienza di sviluppo.
È questo il caso dell’Olap (analisi interattiva dei dati aziendali multidimensionali),
per cui è stata stretta l’alleanza con Cognos».
Data la forte
componente consulenziale dell’approccio, fondamentale è anche il ruolo
della divisione servizi di Ssa Global. «È importante
afferma la responsabile della divisione, Enza Fumarola -, alzare
il livello di competenza dei consulenti esulando dalle specifiche tecniche delle
singole soluzioni. Utili, in questo senso, le partnership con le società
di consulenza, anche locali, e con Ibm»
.
Sap, invece, uniforma l’offerta sotto l’unico cappello NetWeaver. La tappa milanese
del Sap NetWeaver World tour ha registrato circa 500 presenze. Iniziata a fine
marzo, la manifestazione ha toccato una cinquantina di città in tutto
il mondo. E, nonostante NetWeaver sia stato introdotto a gennaio del 2004, l’interesse
dimostrato dagli It manager e dai partner nostrani è stato notevole.


Sap, invece, vuole integrare
Nelle loro presentazioni, sia il vice presidente di Gartner Research, Mark
Raskino
, che Kai Hessenmueller (nella foto), vice
presidente e responsabile di NetWeaver per Europa, Middle East e Africa, hanno
fissato l’attenzione sull’esigenza primaria delle aziende di rivedere completamente
i processi di business per migliorare l’efficienza senza ricorrere a nuovi investimenti.
Concetti di cui si parla da un po’ e che Sap, come Ssa Global, ha sapientemente
fatto suoi per cercare di superare la classica nomea di produttore di Erp, soprattutto
in vista di ciò che potrebbe succedere con l’arrivo di Microsoft. NetWeaver
è una piattaforma aperta per l’integrazione delle applicazioni che ha
il chiaro scopo di ridurre la complessità e l’eterogeneità delle
attuali strutture It. Secondo Mark Raskino, i nuovi scenari rappresentano un’opportunità
di crescita di autorità per gli It manager che «devono decidersi
a dare in outsourcing i servizi non strategici per focalizzarsi nel management
di processi, eventi e del flusso delle informazioni»
. Gli fa eco
Kai Hessenmueller sostenendo che «l’It manager deve essere un protagonista
nella
costruzione dell’innovazione, elevando l’infrastruttura informatica a fattore
abilitante del cambiamento»
. Perfetto, a patto che la cultura aziendale
cambi. Le analisi portate da Gartner dicono, infatti, che il 56% delle società
considerano la cultura aziendale come il maggior freno al cambiamento. Sotto
il nome comune di NetWeaver sono stati inglobati moduli vecchi e nuovi di Sap
di cui, come ha confermato il responsabile dei sistemi informativi della Ferrero,
Giovanni Croci, quello di integrazione con soluzioni eterogenee
potrebbe essere il più interessante. Il gruppo piemontese ha implementato
NetWeaver XI (Sap Exchange infrastructure) in cinque mesi, dopo un lungo lavoro
di analisi preliminare. «L’obiettivo era di semplificare – afferma
Croci – uniformando tutte le strutture a Sap R/3 ed eliminando i diversi
Erp legacy presenti»
. In verità, come si diceva all’inizio,
tutte le componenti di NetWeaver sono realizzate in ottica di integrazione di
applicativi, di gestione dei processi e della loro ottimizzazione. Va da sé
che se un’azienda usa già soluzioni Sap si troverà avvantaggiata
nell’utilizzo di NetWeaver, ma Sap giura che la piattaforma è stata realizzata
per lavorare al meglio anche in presenza di forte eterogeneità. In questo
caso l’analisi preliminare sarà fondamentale e si farà grosso
uso degli strumenti di sviluppo disponibili su NetWeaver. Sarà proprio
il comportamento in ambienti misti e il supporto della comunità di sviluppatori
(circa 50mila a oggi) che decreteranno il successo di Sap nel nuovo business
dell’integrazione.

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