Alla scadenza del contratto che lega Sun Microsystems e la ex Netscape Communications per lo sviluppo congiunto della piattaforma di e-commerce iPlanet, sembra ormai certo che i due soci decideranno di procedere su cammini diversi.
Alla scadenza del contratto annuale che lega Sun Microsystems e la ex Netscape Communications per lo sviluppo congiunto della piattaforma di e-commerce iPlanet, sembra ormai certo che i due soci decideranno di stringersi la mano e procedere su cammini diversi. Simon Phipps, “tecnoevangelista” di Sun ha recentemente dichiarato che il prossimo marzo, data prevista per la scadenza dell’accordo, “bisognerà decidere che cosa farne”. Attualmente la maggior parte del personale impiegato da iPlanet proviene dalla stessa Sun, visto che il grosso degli ex-dipendenti Netscapi risulta impegnata presso la sede centrale della controllante Aol Time Warner, in Virginia. Secondo Phipps è ragionevole attendersi che tra qualche mede gli addetti rientreranno alla casa madre. Tra le ragioni di questo divorzio annunciato c’è proprio l’assenza di una linea strategica ben precisa per una alleanza che comincia ad assomigliare a un monologo. Una maggiore rifocalizzazione da parte di Sun non può che giovare ai prodotti finora sviluppati. Un altro problema riguarda l’indipendenza che una Sun rientrata nel pieno controllo della risorsa iPlanet riuscirà a mantenere nei confronti di Java J2ee e dei prodotti di fornitori terzi basati su questa piattaforma. Sun ha sempre ribadito l’intenzione di evitare ogni favoritismo, ma è possibile che con il 2002 iPlanet diventi l’applicazione preferita.