Alla World Radio Conference di Istanbul, i rappresentanti dell’Itu (International Telecommunications Union) hanno evidenziato ancora profonde divisioni sull’ipotesi di consentire operazioni mobile di nuova generazione nell’ambito della banda fissa a 2, …
Alla World Radio Conference di Istanbul, i rappresentanti dell’Itu
(International Telecommunications Union) hanno evidenziato ancora
profonde divisioni sull’ipotesi di consentire operazioni mobile di
nuova generazione nell’ambito della banda fissa a 2,5 GHz,
accogliendo così le istanze di aziende come Mci WorldCom e Sprint
(peraltro in odore di fusione), che hanno investito grandi risorse su
questo fronte, nella speranza di poter offrire servizi broadband da
"ultimo miglio" ad aziende e utenti privati.
I paesi dell’Unione Europea si sono mostrati a favore, intravedendo
nel nuovo uso della banda a 2,5 GHz la "prima candidata" per i
servizi mobile di prossima generazione. Altre nazioni, fra cui gli
Usa, hanno invece avanzato perplessità, ritenendo che in questo modo
si finisca con il condividere con più attori difficoltà già visibili
con i sistemi esistenti oggi. Fra gli analisti, inoltre, c’è chi ha
sostenuto che non è stato ancora provato che servizi mobile e
wireless fissi possano coesistere su singola banda e, anche se fosse,
ci sarebbero costi altissimi in termini di infrastrutture e
strumenti. Certo, se passasse la tesi favorevole all’apertura,
andrebbe cercata una soluzione per non penalizzare chi possiede oggi
licenze per la banda fissa a 2,5 GHz.