La situazione economica globale, in cui i costi dell’energia stanno giocando un ruolo centrale, impone scelte strategiche non semplici per il settore ICT. La posta in gioco è altissima: il futuro del Paese dipende in larga parte dalla capacità di affrontare trasformazione digitale e transizione ecologica nel modo più efficiente possibile. Ne parliamo con le realtà leader di mercato, affrontando con loro le tematiche più calde.
Alle nostre domande risponde Stefano Massari, Sales Manager Account di DM Management & Consulting.
Come pensate di coniugare le esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e costante crescita di potenza di calcolo richiesta?
Sostenibilità, efficienza energetica e innovazione digitale sono le principali leve a disposizione delle imprese che, attraverso un uso più razionale dell’energia, possono intervenire sui costi, ridurre l’impatto sull’ambiente e avere vantaggi in termini di competitività.
Ma per riuscire a raggiungere questi obiettivi è necessario che le imprese acquisiscano coscienza e che è indispensabile riorganizzare i processi aziendali, affrontare i temi della digitalizzazione e nello stesso tempo analizzare la vera efficienza ed efficacia con cui l’azienda produce i prodotti e gestisce le informazioni in generale.
Questo percorso nasce da una presa di coscienza che il software è l’asset strategico con cui si possono raggiungere questi obiettivi, infatti, l’investimento nell’installazione delle moderne piattaforma informatiche, siano ERP, CRM, PLM, CAD, MES, APS, etc…., consente di controllare, gestire in tempo reale ogni dato o informazione, ridurre i punti e i tempi di immissione delle informazioni ottenendo, come ritorno una forte riduzione dei costi di gestione, una migliore efficacia nell’analisi dei dati, con conseguente ottimizzazione nell’uso dei sistemi informativi e di conseguenza una riduzione dei costi ad informazione elaborata.
Dall’approvazione definitiva del PNRR è trascorso oltre 1 anno. Ad oggi quali risultati ha prodotto sulla trasformazione digitale dell’Italia, e quali sono le prospettive?
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme il cui scopo è quello di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni. Per un importo complessivo di 235,12 miliardi di euro.
L’utilizzo di questi fondi verso l’innovazione digitale delle imprese, potremmo già definirlo come “FUTURO 5.0”, consentirebbe la risoluzione dei problemi socio-ambientali, consentendo la riduzione delle disuguaglianze, dell’inquinamento, la sostenibilità, ponendo al centro dell’innovazione le persone, i processi, i servizi ed il software. Infatti, la Commissione Europea considera l’applicazione del PNRR come un completamento dell’Industria 4.0, una rivoluzione culturale che ricolloca l’industria nella contemporaneità in cui agisce.
A distanza di un anno, l’impressione che poco sia stato fatto sulla trasformazione digitale dell’Italia, la PA e le imprese sono ancora alle prese con deficit nelle infrastrutture di comunicazione, nell’ammodernamento dei sistemi di calcolo e non per ultimo la scarsa attenzione alle soluzioni immateriali (software, servizi, processi e formazione) vera base dell’innovazione digitale.
Quali sono le prospettive? Possono essere rosee se a livello governativo si ponesse alla giusta attenzione l’utilizzo delle risorse, per sostenere sia la PA sia le imprese nella digitalizzazione. Con incentivi premianti per quelle realtà che effettivamente innovano, che non vuol dire il solo ammodernamento del parco produttivo o l’inserimento di software, ma che comprendano l’utilizzo delle soluzioni immateriali nei processi aziendali o per la PA nel supporto ai cittadini e nello snellimento delle tortuosità della burocrazia.
Solo in questo caso il PNRR potrà dare quei benefici a medio-lungo periodo di cui l’Italia ha una necessità profonda per essere attrattiva sui mercati mondiali, e per innalzare la qualità della vita delle persone.
Mai come oggi investimenti e progettualità incidono in modo determinante sul futuro di ogni organizzazione. Quanto sentite vostro il ruolo di partner tecnologico dei vostri clienti?
Importante, innovativo e strategico. DM Management & Consulting è leader nell’innovazione digitale nelle aziende manifatturiere: i forti investimenti in R&S per potenziare la Piattaforma DMP hanno permesso di offrire alle imprese manifatturiere soluzioni di gestione della produzione innovative, orientata alla gestione dei processi e delle informazioni generate sia dalle macchine sia dagli operatori in tempo reale, con analisi degli indici OEE e KPI in generale sia in tempo reale sia statistici.
La Piattaforma DMP è web-nativa, utilizzabile anche tramite ambienti cloud, internazionali, e multi-side; questo permette una scalabilità di realizzazione che permette di ottimizzare gli investimenti con il relativo ROI in tempi brevi, consentendo investimenti step-by-step e un miglioramento continuo dell’efficienza manifatturiera e una miglioramento sostanziale dei ricavi d’impresa.