Lo scorso novembre Mirantis aveva annunciato di aver acquisito da Docker l’intero business di Docker Enterprise, piattaforma per container per l’esecuzione di applicazioni moderne su scala enterprise.
Da allora, sottolinea Mirantis, il team, anzi, i due team, sono stati molto impegnati nel lavoro di integrazione tra i due mondi, per poter offrire ai clienti prodotti, servizi e supporto ancora migliori.
Ora, a distanza di sei mesi, Mirantis è pronta per avviare la disponibilità generale di Docker Enterprise 3.1, il primo aggiornamento importante della “nuova era”, che include diverse nuove funzionalità.
La prima novità è Kubernetes su Windows. Fin dall’inizio, sottolinea Mirantis, Kubernetes è stato un progetto estremamente Linux-centrico, il che è comprensibile, poiché i container stessi si sono evoluti da costrutti Linux. Tuttavia, dopotutto, Docker funziona su Windows e rende possibile eseguire container Linux (sebbene tramite la virtualizzazione).
Negli ultimi rilasci di Kubernetes, la community ha lavorato sulla capacità di funzionare su Windows e Docker Enterprise 3.1 offre ora la possibilità di aggiungere facilmente nodi di lavoro Windows a un cluster Kubernetes nonché di gestirli esattamente come per i tradizionali nodi Linux con UCP (Universal Control Plane).
La possibilità di orchestrare deployment di container basati su Windows consente alle organizzazioni di sfruttare l’ampia disponibilità di componenti nei formati container di Windows, sia per lo sviluppo di nuove applicazioni sia per la modernizzazione delle app. Inoltre, consente anche agli utenti di sfruttare Azure Stack o altre piattaforme cloud che offrono l’infrastruttura virtuale e bare metal di Windows Server.
L’aggiornamento introduce anche il supporto per le Gpu (Graphic Processing Unit). Docker Enterprise 3.1 con Kubernetes 1.17 semplifica l’aggiunta di worker nodes GPU standard ai cluster Kubernetes. Alcuni passaggi di facile automazione configurano il nodo Linux prima o dopo averlo unito a Docker Enterprise e, successivamente, Docker Kubernetes Service riconosce automaticamente il nodo come GPU-enabled; i deployment che richiedono o sono in grado di utilizzare questa funzionalità speciale possono essere taggati e configurati per ricercarla.
Questa funzionalità segue la sempre più ampia disponibilità di schede Gpu Nvidia per datacenter e desktop, nonché la rapida espansione delle opzioni di macchine virtuali dotate di hardware Gpu da parte dei public cloud provider.
La più ampia disponibilità della capacità di calcolo della Gpu e il forte supporto per le Gpu standard a livello di container, sottolinea Mirantis, sta abilitando un’esplosione di nuove applicazioni e modelli di business, dall’intelligenza artificiale alla bioinformatica. Al contempo, Kubernetes e i container stanno semplificando la condivisione delle capacità delle Gpu (ancora relativamente costose) nonché la configurazione e il deployment su nodi Gpu basati su cloud in base alle necessità, consentendo potenzialmente dei risparmi, poiché il costo per i nodi Gpu tende ad essere ancora elevato.
Docker Enterprise 3.1 include inoltre Istio Ingress, che può essere controllato e configurato direttamente da UCP 3.3.0. Ciò significa che è possibile abilitare o disabilitare facilmente il servizio direttamente dall’interfaccia utente o dalla CLI. Istio è una piattaforma di service mesh che offre un controllo estremamente potente e granulare del traffico all’interno delle parti di un’applicazione decentralizzata. Parte di Istio è Istio Ingress, un sostituto drop-in per Kubernetes Ingress, che controlla il traffico in arrivo nel cluster.
Per quanto riguarda l’installazione, finora è stata un processo un po’ manuale, evidenzia Mirantis, ma Docker Enterprise 3.1 include un nuovo strumento CLI, Mirantis Launchpad, che rimuove la complessità dal deployment e dagli upgrade.
Infine, Docker Enterprise 3.1 aggiorna la versione integrata di Kubernetes alla 1.17, il che significa che ora offre l’accesso a tutte le funzionalità fornite con quella release.