Dopo Microsoft anche Apple si scontra con l’Europa

Il parlamento francese approva una legge che obbliga la Mela ad aprire il suo business della musica online alla concorrenza

Magari è solo un riflesso dei cattivi rapporti tra Francia e Stati Uniti, ma
adesso Apple deve dare una risposta alla Francia.
Il parlamento
ha infatti approvato una legge che costringe la Mela ad aprire il suo
business della musica digitale
anche alla concorrenza. La nuova
normativa prevede che Apple renda compatibile il
formato delle canzoni vendute attra verso il suo negozio online con le
piattaforme concorrenti pena la chiusura della vendita di musica su Internet in
Francia. Le canzoni scaricate dal negozio della Mela possono essere ascoltate
solo sull’iPod, il player della società di Steve Jobs.


Una limitazione che non piace ai parlamentari francesi e al governo. “La Francia è contro i monopoli – ha dichiarato Martin Rogard, consigliere del
ministero della Cultura -. I consumatori devono essere messi in grado di
ascoltare la musica che hanno acquistato, indipendentemente dalle piattaforme
digitali che hanno usato”. Steve Jobs, ovviamente, non l’ha presa bene e in
una nota ufficiale parla di “pirateria sponsorizzata dallo
Stato”
. Secondo un analista è possibile che la società di
Cupertino decida di andarsene dal mercato francese piuttosto che aprire il suo
Drm (Digital right management) alla concorrenza. Il mercato fancese vale meno
del 2% del business di iPod e iTunes. 


Le legge sulla proprietà intellettuale approvata dal un ramo del parlamento
Francese (ora deve passare al Senato), però, implementa la direttiva Ue sul
copyright e potrebbe essere adottata anche da altri Paesi
europei.


Il problema, comunque, non riguarda solo Apple ma anche Microsoft e altre
aziende. il che fa della vicenda francese un banco di prova anche per gli altri
Paesi europei.

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