Dove va l’information management di Ibm

Il responsabile di Big Blue, Robert Picciano, ci illustra le idee di sviluppo in materia di amministrazione oculata delle informazioni.

«Tecnologia, contenuti e soluzioni applicative rappresentano i tre pilastri principali sui quali si fonda la nostra strategia di Information management – esordisce Robert Picciano, vice president Worldwide Information Management Sales di Ibm -. Le numerose acquisizioni di aziende fornitrici di tecnologia compiute negli ultimi anni ci consentono di disporre oggi di un portafoglio di prodotti più solido, robusto e completo, capace di coprire in modo allargato le funzionalità di Information management. Uno dei nostri maggiori obiettivi è quello di offrire ai nostri clienti la possibilità di una gestione semplificata ma, allo stesso tempo, ottimizzata, dei dati aziendali, strutturati e non. Una gestione che, soprattutto, fornisca una garanzia piena sulla loro affidabilità, perchè è su questo che se ne può valutare sia il valore sia il costo».

Avere un focus sulla tecnologia significa disporre di una serie di componenti che permettano la memorizzazione, la gestione, l’integrazione e l’accesso in maniera efficiente ai dati e ai contenuti, per realizzare un’infrastruttura informativa dinamica, flessibile e performante.

«Un’infrastruttura informativa con queste peculiarità – ha detto Picciano – è il frutto di un cammino che già da anni stiamo percorrendo: siamo partiti con il rafforzamento dell’elemento chiave della nostra strategia di Information management, il database; abbiamo proseguito considerando le continue esigenze di storage dei dati associate con l’aumento del livello di utilizzo delle risorse e offrendo soluzioni per una loro ottimizzazione. Senza dimenticare gli aspetti legati a sicurezza, privacy e conservazione delle informazioni. Ci siamo, poi, concentrati sulla gestione di dati non strutturati e dei contenuti, con la finalità di consentire ai nostri clienti di poter gestire elettronicamente l’intero ciclo di vita di tutti i documenti aziendali, vale a dire l’Enterprise content management».

Particolare attenzione è rivolta a tutti gli aspetti di integrazione. «Il nostro intento – dice il manager – è di facilitare le aziende nel gestire l’integrazione dei dati: certezza riguardo a dove e a come sono memorizzati nelle diverse fonti; coerenza e riutilizzo come servizi all’interno di processi e di applicazioni fondamentali; qualità, nonostante l’eterogeneità, per analisi di business accurate, rese più efficienti grazie a una completa connettività tra sistemi di origine diversa, sistemi legacy, applicazioni enterprise e strumenti di intelligence. Si tratta di un’integrazione in tempo reale che include anche un livello semantico e ciò rappresenta un elemento imprescindibile per poter operare in un migliore contesto con un vantaggio competitivo».

Operare in un migliore contesto non significa solo disporre di informazioni affidabili, ma anche di avvalersi di strumenti con funzionalità che consentano di compiere le opportune analisi per far emergere il valore intrinseco delle informazioni. «Con le nostre soluzioni di Information on demand – puntualizza Picciano – ci proponiamo di aiutare i nostri clienti a sfruttare a pieno le informazioni di cui dispongono per ricavare nuove opportunità di business e, nello stesso tempo, gestire i rischi. Queste soluzioni sono state realizzate considerando, da un lato, le caratteristiche standard dei diversi settori di mercato, dunque apertura agli standard, e dall’altro, l’integrazione con soluzioni non Ibm, già presenti in azienda: il nostro obiettivo è quello di far sì che i nostri clienti possano ottimizzare gli investimenti. E l’acquisizione di Cognos riflette l’intento di rafforzare la nostra strategia alla base delle soluzioni di Information on demand. Vogliamo rivolgerci a un bacino più allargato di utenti all’interno dell’organizzazione aziendale, in modo da non includere solamente gli utenti tradizionali di Business intelligence. E questo può essere fatto solo se siamo in grado di offrire soluzioni complete, adatte a soddisfare le molteplici esigenze delle imprese».

Completezza e flessibilità riflessa nella combinazione tra l’ampio portafoglio prodotti di Ibm sull’integrazione e la gestione di dati con i contenuti e la piattaforma di Bi e Performance Management (Pm) di Cognos, che è basata su standard aperti ed è complementare con la strategia Soa (Service Oriented Architecture) di Ibm. «Informazioni di valore, flussi informativi e processi di business ottimizzati – prosegue il manager –rappresentano i requisiti fondamentali per prestazioni aziendali migliori. Ibm, acquisendo Cognos, si propone proprio di soddisfare questi requisiti, mettendo a disposizione una vasta gamma di funzionalità che, spaziando dal data warehousing all’integrazione e agli analytics, sono in grado di supportare le decisioni in modo totale, cioè sia decisioni strategiche e tattiche, sia decisioni operative. Sta emergendo una nuova generazione per la Bi. Real time e processi decisionali automatizzati a livello transazionale sono i termini di cui si sentirà parlare sempre più spesso in futuro, come risposta alla necessità di dover gestire un ambiente competitivo altamente dinamico. Differenti applicazioni e anche differenti impieghi della stessa applicazione richiedono differenti gradi di latenza informativa: real-time richiama l’abilità di soddisfare le specifiche esigenze legate a tale latenza di un’applicazione o di un utente».

Il real time consente un allineamento all’interno dell’organizzazione nel supportare una strategia di business: monitoring, misurazione delle performance e alerting mirato al verificarsi di un evento problematico al fine di intraprendere un’azione correttiva in modo tempestivo. «E in tale contesto – conclude Picciano – si può parlare di automatizzazione delle decisioni a livello transazionale. Ma per poter fare ciò è necessario disporre di un’infrastruttura informativa e applicativa adeguata. Ibm, con Cognos, si sta preparando a questi cambiamenti futuri nell’ambito della Bi e del Pm. Anche Oracle con l’acquisizione di Hyperion ha voluto rafforzare la sua offerta in questo ambito, ma noi ci differenziamo con la nostra strategia di Information management».

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