Non è un bel periodo per le auto senza guidatore: due mesi dopo la morte di un pedone, un altro incidente ha funestato i test sulle driverless.
È successo vicino San Francisco dove una Tesla è finita contro una recinzione e poi in un laghetto. Ma non è ancora stato chiarito se la vettura fosse in modalità AutoPilot.
Da un’altra parte del mondo però arrivano buone notizie per le driverless.
Dall’inizio del mese di maggio non meno di cento auto hanno percorso le strade di Gerusalemme.
Diversi video mostrano le berline nere di Mobileye, società acquisita da Intel, che cambiano corsia con agilità, passando altre auto e prendendo tutte le decisioni in una frazione di secondo, come un normale guidatore.
Il video mostra il percorso di un auto nel traffico di Gerusalemme.
La dotazione delle driverless di Mobileye
Ogni vettura, dotata di software Rss (Responsibility sensitive safety), è equipaggiata con 12 telecamere per una visibilità a 360 gradi. Mobileye alla fine prevede di aggiungere radar e lidars a basso costo che si attiverebbe in caso di guasto della telecamera.
IL Lidar (Light detection and ranging o laser imaging detection and ranging) è una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser.
Anche i processori saranno a basso costo, per un pacchetto che costerebbe meno di 8.000 dollari. In questo modo in molti potrebbero avere un’auto di questo tipo.
La competitività di Mobileye rende l’azienda molto attraente sul mercato mondiale.
La settimana scorsa la Reuters ha rivelato che la società israelo-americana ha firmato un contratto con un produttore europeo, impegnandosi a dotare otto milioni di auto con la sua tecnologia semi-autonoma.
Il nome dell’azienda non è ancora stato rivelato, ma Mobileye sta già lavorando con Bmw, Fiat, Chrysler, Audi, Cadillac o Nissan. Una flotta di trenta auto Intel-Mobileye è prevista anche nella Silicon Valley per effettuare un’altra serie di test.