Una ricerca di Verizon sul software defined networking (SDN), ossia l’automazione e la virtualizzazione delle operazioni di rete, ha coinvolto 165 responsabili IT senior evidenziando che il 15% delle aziende applica già questa tecnologia o vi è comunque molto vicina.
Un aspetto importante, però, è che ci si aspetta che le tempistiche di applicazione da parte di chi ancora non si è cimentato, si accorceranno rapidamente: nell’arco di due anni, il 57% delle aziende avrà di fatto compiuto questa trasformazione.
Sono statistiche, come osserva Peter Konings, Director Enterprise Networks and Managed Services di Verizon, che dicono che una maggiore flessibilità dei modelli di business sarà essenziale per la sopravvivenza delle aziende.
Secondo Konings ci sono cinque driver di cambiamento per il software defined networking.
Reti non scalabili ostacolano l’innovazione
La ricerca di Verizon ha sottolineato che quasi la metà delle organizzazioni identifica nella scalabilità di rete uno degli incentivi più forti per l’adozione delle software defined network. PerKonings non è una sorpresa: le aziende devono affidarsi a una rete abbastanza flessibile da supportare il business, dato che ogni funzionalità dovrà essere pronta a rispondere più velocemente possibile ai repentini cambiamenti del mercato.
E questa sfida non fa differenze tra un settore e l’altro: le aziende dovranno cercare di supportare una quantità di applicazioni e dispositivi in continua crescita, perché i prodotti e i servizi stessi vengono arricchiti di nuove funzionalità. Molto spesso, la capacità delle reti e la loro complessità intralciano questi miglioramenti essenziali rallentando la capacità dell’azienda di innovare, nel migliore dei casi.
Le reti software defined offrono una possibile soluzione a questo problema: sono un’alternativa per gestire le funzioni di rete in modo centralizzato, applicando i cambiamenti alle applicazioni su molteplici dispositivi, il tutto da un unico punto, invece di intervenire su ogni singolo dispositivo. Questo abbatte drasticamente i tempi necessari per orientare, organizzare e espandere la rete ogni volta che le necessità dell’organizzazione evolvono.
Reti lente fanno perdere mercato
Postulato: qualunque strategia IT deve essere coerente con gli obiettivi di business. E in un mercato in cui le opportunità sono sempre più effimere, se l’azienda non è in grado di innovare velocemente, può perdere questo vantaggio molto facilmente.
Questo rappresenta un driver fondamentale per l’introduzione della tecnologia software defined networking. Il fatto che il software defined networking sia un’alternativa centralizzata e basata su policy ben precise per gestire le risorse IT, per Konings significa che le organizzazioni possono innovare più velocemente. Qualunque nuova applicazione o iterazione può essere svolta dal centro, attraverso dispositivi che si configurano in modo autonomo e automatico mediante un link al controller, e seguendo le nuove policy stabilite.
In un mondo in cui è necessario soddisfare le richieste on-demand dei clienti, richieste che però cambiano in modo veloce e imprevedibile, le software defined nertwork possono venire in aiuto per cercare di non soccombere alla mentalità “fail fast” che è sempre più diffusa. I nuovi prodotti e servizi, infatti, arrivano all’obiettivo di mercato più velocemente, e si possono aggiornare o sostituire a piacimento.
Aziende in linea con l’innovazione
Le aziende affermano che la flessibilità e la velocità nel migliorare i servizi offerti sono fattori cruciali, quindi, la velocità con cui è possibile applicare una rete software defined è un altro driver importante.
È essenziale, per Konings, permettere a ogni business unit di evolvere più velocemente anche a livello individuale. In molte aziende spesso i diversi reparti cercano di innovarsi, indipendentemente dagli altri, e indipendentemente dal reparto IT, per poi scoprire che la loro infrastruttura IT di fatto non consente di progredire al ritmo al quale vorrebbero. Per gli utenti business che accedono a servizi on-demand anche fuori dal lavoro, questa limitazione è frustrante.
In questo contesto le reti software defined sostengono ulteriormente la capacità di innovare delle organizzazioni – così come la portata dello sviluppo e dell’organizzazione di nuove iniziative, sia a livello interno che con il cliente. Le SDN offrono una soluzione pratica alla complessità di rete, che altrimenti minaccerebbe la possibilità di sperimentare, e quindi trasformare.
Quando la sicurezza frena
In un mondo in cui le organizzazioni sono sempre più consapevoli della sicurezza informatica e dell’aumento dell’intensità delle minacce, la paura di una violazione grave o di un problema di questo tipo inibisce l’innovazione. Le aziende sono preoccupate del fatto che cambiamenti troppo rapidi o la collaborazione con nuovi partner potrebbe esporli a maggiori vulnerabilità – quindi, è comprensibile che la loro risposta sia focalizzarsi sulla resilienza, ma spesso questa scelta va a discapito della flessibilità.
Le reti sfoftware defined possono migliorare la sicurezza dell’azienda sia a livello tecnico, che pratico. Dal punto di vista tecnico, le reti circoscritte che veicolano traffico crittografato sono per loro stessa natura più sicure rispetto alle soluzioni di rete tradizionali utilizzate dalle aziende. Dal punto di vista pratico, invece, le SDN forniscono alle organizzazioni l’opportunità di allestire soluzioni di sicurezza per le applicazioni in essere direttamente all’interno degli ambienti virtuali degli utenti.
Ciò significa che le aziende potrebbero gestire più facilmente e in modo più resiliente le proprie infrastrutture IT, senza tuttavia abbandonare la strada dell’innovazione, di cui hanno disperatamente bisogno.
Software defined networking, obiettivo efficienza
Se nel contesto attuale molte organizzazioni non possono non considerare il concetto di fail fast, questa logica vale anche per il concetto di fail cheap: vista la tendenza a sperimentare con nuove applicazioni, prodotti e servizi, infatti, le aziende con infrastrutture IT costose e complicate verranno facilmente travolte da questa loro complessità.
La gestione centralizzata delle reti software defined, che consente di sbarazzarsi della necessità di riconfigurare ogni singolo dispositivo per ogni iterazione e applicazione potrebbe rappresentare un importante valore aggiunto. Ma probabilmente l’opportunità a lungo termine, e ancora più fruttuosa, potrebbe essere considerare l’utilizzo delle SDN come parte di un percorso verso la trasformazione di rete, perché la virtualizzazione, se estesa a tutta l’azienda, la renderà snella ed efficiente, e pronta ad affrontare le sfide dei prossimi cinque anni e oltre.