SendNow e CreatePdf operano “in the cloud” e non prevedono l’installazione di componenti software in locale.
Confermando quanto avevamo anticipato qualche settimana fa, Adobe ha presentato due nuovi servizi che, nei piani della società, dovrebbero favorire ulteriormente l’utilizzo del formato PDF per la distribuzione di documenti sul web.
Entrambi i servizi operano “in the cloud” e non prevedono l’installazione di componenti software in locale.
“SendNow” (raggiungibile a questo indirizzo) è uno strumento per la condivisione di documenti PDF che può essere impiegato per inviare e ricevere file di grandi dimensioni solitamente difficoltosi da trasmettere attraverso un canale tradizionale quale può essere quello della posta elettronica. Così come Dropbox e Google Documenti, già ben noti da parte dell’utenza, SendNow permette di inviare un file ad uno o più destinatari attraverso il sito web di Adobe mantenendo contemporaneamente traccia di tutti i documenti trasmessi e ricevuti.
Diversamente rispetto a Dropbox, sviluppato dall’omonima società statunitense, Adobe SendNow pone un limite sul periodo durante il quale i file caricati potranno rimanere disponibili per il download (l’impostazione predefinita è pari a sette giorni). All’utente viene comunque offerta la possibilità di variare la “validità” del documento posponendone la “data di scadenza”.
Aggiornando il proprio account (mediante il versamente di una quota di registrazione), Adobe SendNow permette di abilitare la ricezione delle ricevute di “avvenuta consegna” e di obbligare i destinatari all’effettuazione del login nel caso in cui i documenti veicolati contenessero dati sensibili o comunque informazioni di particolare importanza.
Il secondo servizio presentato da Adobe si chiama CreatePDF e dà modo agli utenti di produrre file PDF online. La caratteristica principale di CreatePDF consiste nella possibilità di generare documenti in formato PDF a partire da un gran numero di file differenti.
Purtroppo sia CreatePDF che SendNow possono essere utilizzati per un periodo di prova cessato il quale si dovrà valutare l’abbonamento a pagamento. Nella versione “free” di CreatePDF, inoltre, non è possibile unire più documenti PDF (possibilità offerta solo agli utenti paganti).