Un bacino di utenza vastissimo e la predisposizione all’aggiornamento sono gli ingredienti di base. E una legge tassativa fa tutto il resto.
La particolare predisposizione
ad aggiornare i propri dispositivi wireless ogni qual volta si presenti sul
mercato una nuova versione e un bacino d’utenza pari a 1,3 miliardi di persone,
fanno della Cina il mercato di riferimento per i produttori di telefoni
cellulari di tutto il mondo.
Secondo fonti del Ministero dell’Industria
dell’Informazione cinese, entro la fine di quest’anno gli utilizzatori di
apparecchiature cellulari nel Paese del Sol Levante arriverà a toccare quota 200
milioni. Considerando che gli Stati Uniti sono attualmente a quota 117,8
milioni, il sorpasso della Cina sembra ormai cosa fatta. Non a caso, nonostante
i maggiori vendor del settore prevedano crescite modeste per tutto il prossimo
periodo, quello cinese rimane uno dei mercati più promettenti.
A
tale proposito è utile ricordare che, contrariamente a quanto avviene in Europa
e Stati Uniti, in Cina la legge proibisce ai produttori di dispositivi cellulari
di vincolare gli apparecchi telefonici immessi sul mercato locale a qualsiasi
società che eroghi dei servizi. A titolo d’esempio, basti pensare che tutti quei
dispositivi mobile che girano in Italia con il marchio di uno dei tanti gestori
telefonici presenti sulla scena del nostro Paese, in Cina sono tassativamente
proibiti. Non è difficile, a questo punto, capire il perché, il mercato in
questione, susciti così tanto interesse nei confronti dei produttori di queste
tecnologie.