In una lettera a Darl McBride, il Ceo di Novell Messman sostiene che i diritti sul codice sono tuttora di proprietà Novell. Intanto Sco annuncia un trimestre in utile e si prepara a nuove acquisizioni
29 maggio 2003 Nuova puntata della “saga” – a questo punto ci sentiamo di
definirla così – che interessa il mondo Linux.
La palla è passata in mano a Novell, la
quale sostiene di essere la vera detentrice dei copyright e dei brevetti di
cui Sco
reclama la propietà intellettuale.
In una lettera indirizzata al Ceo di Sco
Darl McBride e resa pubblica sul sito di Novell, il Ceo
della società Jack Messman sostiene che i diritti in questione
non passarono in mano Sco nei termini dell’accordo di licenza stipulato
tra le due aziende nel 1995
e che dunque siano tuttora di
Novell.
Nella lettera Messman richiede a McBride di
specificare quali parti del codice di Unix System V sarebbero state copiate in
Linux e dichiara testualmente: “Riteniamo improbabile che Sco riesca a
dimostrare di avere alcuna titolarità su questi copyright. Apparentemente Sco
condivide questa opinione, dal momento che solo pochi mesi fa ha ripetutamente
richiesto a Novell il trasferimento di questi stessi diritti, richiesta respinta
da Novell
“.
Ovviamente, la lettera di Messman è
stata accolta con favore dalla community Linux, che oggi guarda a Novell come a
un alleato, sicuramente più di prima.
Nel frattempo,
Sco ha reso noti i risultati del suo secondo trimestre
fiscale, chiuso con un utile di 4,5 milioni di dollari
su un fatturato di 21,4. Un miglioramento significativo rispetto a un anno fa,
quando la società dichiarò una perdita di 6,6 milioni su un fatturato di 15,5.
Per il terzo trimestre, Sco si aspetta risultati in linea con quelli del scondo,
e un fatturato compreso tra i 19 e i 21 milioni.
Per altro, nei prossimi
mesi, dovrebbe prendere il via una strategia di acquisizioni, in
particolare in area Asp e Web Services, avente come target aziende da 4
a 10 milioni di dollari.