Dalle dichiarazioni del Ceo alle speculazioni di mercato. Che al momento restano solo esercizio di stile.
Bastano le dichiarazioni del Ceo di eBay, John Donahoe, per far rinascere le speculazioni sulle future sorti di Skype.
A margine della presentazione dei risultati della trimestrale, il manager ha definito in effetti il business di Skype come del tutto indipendente rispetto alle altre attività, sottolineando, per di più, come le sinergie tra Skype e le attività di aste online siano al momento davvero esigue.
Basta questo per parlare di cessione? Probabilmente si, visto che persino Wall Street Journal si interroga sui possibili scenari futuri.
Scenari, che, va detto, lo stesso Danahoe smentisce a priori. Skype rappresenta un business da 550 milioni di dollari, con un buon margine operativo per di più. Non ha senso pensare adesso di venderlo, esattamente come non è sensato provare a forzare le sinergie.
Concordano, per una volta, gli osservatori di mercato, secondo i quali a eBay converrà tenersi Skype ancora per un paio di anni almeno, in attesa che lo scenario economico si riassesti.
Tutto il resto è al momento esercizio di stile.
