In un mercato che non considera l’ebook un fenomeno ma un dato di fatto partono servizi di prestito librario. In Italia, invece, siamo ancora alle fastidiose incombenze.
La notizia è di quelle attese.
Dopo tanto parlarne, ha finalmente preso il via negli Stati Uniti il servizio di prestito librario di Amazon.
Destinato agli utenti iscritti al servizio Prime, il prestito librario consente di avere in utilizzo un libro al mese gratuitamente, scegliendo tra una selezione di migliaia di titoli, bestseller inclusi.
Ora, appare evidente come l’iniziativa statunitense si sposi con un mercato maturo, che ha accettato l’ebook non più come fenomeno, ma come dato di fatto.
E appare ancora più evidente il contrasto con un Paese come l’Italia nel quale ancora ci si perde a discutere degli aspetti emozionali del libro cartaceo, relegando il libro elettronico a questione da librovori e lettori compulsivi.
Così si perdono di vista non solo le potenzialità di un mercato ancora in nuce, ma lo si svilisce con la scarsa cura con la quale il contenuto digitale viene spesso confezionato.
Come se le edizioni digitali fossero semplicemente una fastidiosa incombenza della quale liberarsi in fretta.
Probabilmente arriverà il giorno in cui i lettori alzeranno la voce e reclameranno qualcosa che è loro dovuta.
Sarebbe bello, però, che qualcuno cominciasse a puntare sulla qualità che oggi manca, per creare una cultura nuova per un mercato che se ancora non è di certo sarà.