Un rapporto dell’Oecd fotografa la situazione del mercato del libro elettronico. In Europa, come altrove, sono forti le disparità fiscali.
Il tema della tassazione del libro in formato elettronico è tornato d’attualità, se mai ne fosse uscito, con la recente presa di posizione da parte della Commissione europea che ha richiamato all’ordine Francia e Lussemburgo, ree di aver applicato un’aliquota diversa da quella che prevede la normativa relativa ai servizi online.
Perché così è da intendersi, al momento un ebook: non può, in virtù del contenuto, differenziarsi da altri acquistabili tramite ecommerce.
E per non creare distorsioni nel mercato unico, qui in formato
digitale, è necessario che gli Stati non applichino aliquote differenti
per svilupparne il mercato.
Il tema è, insieme ad altri, nel dossier sull’agenda digitale europea, e dovrà trovare una soluzione, per la quale ci vorrà del tempo.
Per intanto ha fotografato bene la situazione l’Oecd con un rapporto sul mercato globale degli ebook.
Fra i temi trattati, appunto, anche quello della tassazione.
Un’illiminante
tabella sinottica porta alla luce le disparità fra libri cartacei e
libri elettronici, fra paesi europei ed extra europei.
Al momento, in tutto il mondo, la fiscalità premia gli editori di
libri cartacei, con un differenziale di imposizione fiscale che
generalmente si quantifica in una doppia cifra per quelli elettronici.
Il rapporto fotografa bene tutto il mercato, che viene
pronosticato raggiungere i 3 miliardi di dollari nel 2015, esaminando le
tendenze, i dispositivi e le attività librarie.
Lo si può leggere scaricandolo dal sito Oecd (QUI).