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Edge computing e service provider, potenziale in crescita

Bart Salaets, Senior Systems Engineering Director di F5 Networks, ritiene che l’edge computing sia una tecnologia abilitante e promettente per i service provider. anche in virtù dell’uso dell’Internet of Things.

I dispositivi IoT sono sempre più diffusi, e il loro numero aumenterà in maniera esponenziale grazie alla nuova tecnologia 5G: banda ultralarga e latenza particolarmente bassa richiederanno la potenza di calcolo dell’edge computing.

Infatti, invece di inviare i dati nel cloud o ad un data center centrale perché vengano analizzati, è possibile lavorare i dati nell’edge della rete.

Si tratta di un passaggio importante per i service provider, che oggi si trovano in una posizione unica con la possibilità di trasformare interi settori (incluso il proprio) e offrire, attraverso architetture distribuite, nuovi servizi pionieristici e profittevoli.

Queste tipologie di architetture non sono totalmente centralizzate, ma offrono componenti disponibili su diverse piattaforme, che cooperano in una rete di comunicazione al fine di raggiungere uno o più obiettivi specifici. Ad esempio, si potrebbe richiedere la distribuzione di alcune funzioni di rete selezionate, come la rete di accesso radio cloud C-RAN per il 5G o l’hosting di applicazioni legate al IoT.

Grazie alla sua natura distribuita, l’edge computing contente ai service provider di offrire nuove soluzioni e servizi aumentando, allo stesso tempo, il flusso dei ricavi e riducendo i costi di trasporto della rete.

Anche se siamo ancora nelle prime fasi dell’evoluzione dell’edge computing, nei prossimi anni realisticamente possiamo aspettarci una serie crescente di casi d’uso sempre più rilevanti e diffusi. Alcuni esempi potrebbero essere auto a guida autonoma o servizi di videosorveglianza offerti in modalità IaaS o PaaS: servizi di questo genere non possono essere offerti con un cloud pubblico tradizionale.

Anche se siamo ancora nelle prime fasi dell’evoluzione dell’edge computing, nei prossimi anni realisticamente possiamo aspettarci una serie crescente di casi d’uso sempre più rilevanti e diffusi. 

Infatti, lo sviluppo della Realtà Aumentata, della Realtà Virtuale e delle applicazioni di mobile gaming inizia già oggi ad incorporare con entusiasmo funzionalità di edge computing. Raccogliendo come risultato benefici in termini di rapidità di risposta a fronte dell’utilizzo di una larghezza di banda elevata.

Anche le soluzioni di rete virtualizzate per la content delivery possono rilevarsi altamente redditizie. I provider di contenuti ottengono la possibilità di scaricare dai loro server centrali e i service provider risparmiano sui costi di backhaul e di trasporto. Il cliente si avvantaggia di un’esperienza d’uso rapida e senza interruzioni e tutti ottengono benefici.

Un ultimo scenario estremamente interessante riguarda i service provider che effettuano il deployment di piccoli siti di edge computing nelle aziende per fornire servizi e connettività 5G privati, eliminando di fatto la necessità di reti LAN e Wi-Fi tradizionali.

L’edge computing richiede anche un approccio distribuito per ottenere una sicurezza totale a livello di dell’applicazione, come un firewall per applicazioni Web (WAF). Uno degli errori peggiori è pensare che i controlli di sicurezza tradizionali, come i firewall, siano sufficienti. Fortunatamente, le soluzioni Advanced WAF (AWAF) di oggi sono in grado di proteggere dinamicamente le applicazioni con funzionalità anti-bot e di fermare il furto delle credenziali tramite la keystroke encryption. È inoltre possibile estendere il rilevamento e la remediation dei DDoS a livello dell’applicazione per tutte le app tramite una combinazione di machine learning e analisi comportamentale. Altri servizi tecnologici imprescindibili comprendono la capacità di fornire servizi applicativi cloud-native per applicazioni erogate in ambienti a microservizi, nonché funzioni di gateway API per l’interconnessione sicura con terze parti che accedono alla piattaforma di edge computing.

In conclusione, è facile prevedere che presto qualsiasi organizzazione che abbia a che fare con più dispositivi interconnessi e necessità di elaborazione rapida dei dati, avrà bisogno di una strategia di edge computing, per non parlare della tecnologia che servirà a far funzionare il tutto.

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