Il posizionamento del prodotto divide il fronte produttori e di conseguenza la rete: i brand con prodotti “primo prezzo” sul retail i “no brand” sul canale tradizionale
Dal 1994 l’assemblatore/distributore milanese Elettrodata importa notebook barebone, li assembla e li configura. Il mercato di riferimento è un mercato business, anche se l’azienda sta approcciando il mondo consumer attraverso la Grande distribuzione organizzata introducendo prodotti diversi a seconda dei canali. Esiste dunque la linea di prodotto Nev@da per il canale professionale e la linea Skintek che va sulla Gdo. Ma il punto critico che Corrado Coraglia, direttore marketing di Elettrodata, evidenzia nel parlare delle strategie per gestire un’offerta relativa ai notebook “di importazione” riguarda il post vendita, e quindi l’assistenza che fa la vera differenza tra un prodotto e un altro.
A questo proposito Elettrodata garantisce tempi di intervento ridotti con un servizio denominato “pick up & return” che consente di riparare il prodotto entro cinque giorni lavorativi in qualsiasi punto vendita del territorio nazionale. Inoltre, la società offre un’assicurazione all risk che copre furti, cadute accidentali e così via.
«Dal punto di vista del posizionamento del prodotto – commenta Coraglia – i notebook “di importazione” soffrono di più della competitività dei prodotti brand nella fascia bassa poiché le politiche di market share e di fine stock fanno sì che molto spesso si trovi sul mercato il prodotto brand “a primo prezzo”. Diversa è la situazione sulla fascia alta del mercato dove il rapporto prezzo/prestazioni è sicuramente a tutto vantaggio del notebook no brand. Grazie alla nostra presenza su più canali – spiega ancora – siamo piuttosto attenti a non “sbragare” il prezzo per consentire a ogni anello della catena la giusta marginalità. Attraverso i prodotti Nev@da il canale margina in media tra il 13 e il 18 per cento. Sulla Gdo, come per tutti gli altri prodotti, ovviamente è il prezzo la chiave di vendita principale, ma occorre la massima attenzione a non cedere a facili tentazioni di prodotti eccessivamente economici che genererebbero problemi considerevoli nel post vendita».
Elettrodata ha uno stabilimento di produzione a Peschiera Borromeo (Mi) dove attualmente evade tra le 450 e le 600 unità al mese per quanto riguarda i portatili.
«La capacità produttiva è potenzialmente molto superiore di quanto utilizzata fino a oggi – precisa il direttore markting – in quanto lo spazio dedicato è minimo rispetto alla superficie totale. Per quanto riguarda la produzione, invece, il problema risiede semmai nell’individuazione di un buon prodotto in acquisto, nonché nell’identificazione di eventuali incompatibilità o problemi nella fase di creazione del cosiddetto “master”, ovvero della prima immagine da creare».