Elettronica e elettrodomestici corrono, ancora sofferenza per l’It

L’Osservatorio Findomestic 2010 sui beni durevoli evidenzia comunque una crescita della spesa delle famiglie nei prodotti di informatica

Le difficoltà del settore auto e dell’informatica determineranno anche nel 2010 una flessione del giro d’affari del mercato nazionale dei beni di consumo durevoli, ma in realtà molti singoli comparti (a cominciare dagli elettrodomestici) hanno registrato una crescita significativa nel corso dell’anno. È questa la principale conclusione annuale dell’Osservatorio di Findomestic Banca: nonostante il risultato positivo del primo trimestre 2010, la domanda di questi beni ha risentito sensibilmente del venire meno, a partire da aprile, del sostegno degli incentivi al settore dell’auto. Le stime dell’Osservatorio evidenziano infatti che nel 2010 la domanda di beni durevoli si è assestata sui volumi del 2009, ma la dinamica dei prezzi è stata complessivamente negativa. Per questo motivo il fatturato non è andato oltre quota 80 miliardi di euro, l’1,8% in meno rispetto al 2009.

Gli incentivi premiano il bianco
Ma disaggregando il dato non mancano certo i numeri positivi: ad esempio, dopo un biennio in cui gli effetti della crisi si sono fatti sentire pesantemente, gli elettrodomestici bianchi (frigoriferi, lavastoviglie,e cc) nel corso del 2010 hanno mostrato importanti segnali di risveglio: l’introduzione los corso aprile di misure che hanno incentivato la sostituzione di alcune tipologie di apparecchi con altri a maggiore efficienza ha garantito un aumento sia delle vendite (+4,4%) che del fatturato (+5,6%). Il meccanismo di sostegno (uno sconto sul prezzo di acquisto, di importo variabile a seconda della tipologia di prodotto) si è riflesso in un miglioramento del mix a favore di prodotti di maggiore qualità ed efficienza e, di conseguenza, in un tendenziale innalzamento del prezzo medio dei prodotti acquistati (+1.2% la crescita stimata).

Bene l’elettronica di consumo
Dopo la forte contrazione scontata durante la fase più acuta della crisi (la flessione delle vendite a prezzi costanti nel 2009 è stata prossima al -6%), anche il mercato dei piccoli elettrodomestici ha mostrato qualche debole segnale di risveglio nel corso del 2010 (+0,6% in termini di pezzi venduti). L’Osservatorio Findomestic evidenzia anche il risveglio dell’elettronica di consumo: nonostante il moderato rallentamento ipotizzato per l’ultima parte dell’anno, i volumi sono stimati in crescita del 20.1%. Un dato che, accompagnato a un calo dei prezzi medi (-9.4%, comunque decisamente più moderato rispetto al 2009) porta il valore degli acquisti su un livello prossimo ai 4.4 miliardi di euro, l’8.8% in più rispetto al 2009. Il settore, come noto, è stato trainato dagli apparecchi ‘video’ (in particolar modo tv e decoder), che pesano per circa l’80% delle vendite di elettronica di consumo.

Il peso dello switch-off
Gli acquisti di questi prodotti stanno beneficiando dell’importante impulso alla sostituzione proveniente dal progressivo switch off della televisione analogica nelle regioni italiane per il passaggio al segnale di trasmissione digitale. Nei primi nove mesi dell’anno si registra, infatti, un aumento del valore degli acquisti di tv e decoder del 18%, grazie a un aumento dei volumi del 29%. Le ottime performance del segmento video stanno però cannibalizzando gli altri prodotti di elettronica di consumo: i dati relativi ai primi 9 mesi del 2010 sono nettamente negativi per gli acquisti di audio portatile (-19% in valore), videocamere (-13%), lettori dvd (-14%), car audio (-15%) e audio domestico (-9%).

Giù la telefonia
Il 2010 si conferma un anno di contrazione del valore anche per i prodotti di telefonia (-6,1%), più accentuata rispetto all’anno precedente, nonostante la crescita dei volumi (+12.7%). Il risultato negativo è infatti determinato dalla dinamica dei prezzi (-16,6%). Si confermano invece in forte crescita le vendite trainate dal segmento smartphone che sono cresciuti nel corso del 2010 a tre cifre e che ormai costituiscono circa il 40% del peso complessivo del mercato. Il lancio di nuovi modelli e l’offerta di prodotti evoluti a prezzi accessibili , sottolinea l’analisi Findomestic, sono alla base del successo questi apparecchi. Crolla invece, nonostante un forte calo dei prezzi, la domanda di cellulari meno evoluti.

Informatica dai due volti
Più complessa la lettura dell’andamento del mercato dell’informatica: il settore è rimasto in lieve sofferenza, non riuscendo ancora a invertire il trend negativo che ha caratterizzato il valore degli acquisti nell’ultimo biennio. L’ulteriore moderata contrazione del 2010 (-0.7%) è imputabile alla dinamica negativa dei volumi (-1,7%), a fronte di una sostanziale stabilizzazione dei prezzi sui livelli raggiunti nel 2009. Ma il segno meno è stato determinato esclusivamente dalla riduzione degli investimenti IT da parte delle aziende nazionali. Al contrario, nonostante la congiuntura economica non certo semplice, la domanda delle famiglie ha osservato un buon aumento (+3,1%), anche se inferiore rispetto all’incremento del 2009 (+5,9%). A livello di singoli prodotti l’Osservatorio rileva per i primi sei mesi del 2010 una battuta d’arresto in termini di valore i pc portatili: sia netbook che notebook sembrano aver concluso il loro cammino di crescita. I mini-pc hanno registrato un fatturato stabile a fronte di una crescita dei volumi, mentre i portatili hanno dovuto fare i conti con un calo del valore delle vendite a fronte di volumi inalterati.

Si fermano notebook e netbook
A sorpresa cresce invece la spesa per i desk computer, un articolo che negli ultimi anni aveva sofferto la competizione dei portatili, ma che nel 2010 ha trovato sostegno nella crescente domanda nel segmento All in One con monitor integrato, un prodotto che sta riscontrando un discreto successo presso i consumatori disposti ad affrontare una spesa superiore al prezzo di un Pc domestico tradizionale. A livello di canali distributivi i dati relativi alla prima metà dell’anno hanno mostrato il proseguimento dello spostamento delle vendite di prodotti di informatica dai canali specialistici alle grandi superfici generaliste nell’elettronica. Buone notizie, infine, per la fotografia, che nel 2010 è riuscita a invertire il trend negativo del 2009 e ha registrato una crescita delle vendite (+13,2%) e del fatturato (+11,0%). L’andamento positivo interessa sia le fotocamere reflex che le compatte.

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