Continua il disinteresse della casta per la tecnologia. Molti programmi elettorali citano di sfuggita alcuni termini, evocando più che prospettando. Chi vince vince, indietro siamo ed indietro resteremo.
L’Italia sta per andare alle urne ed è lecito chiedersi quanto i nostri politici abbiano compreso di tecnologia digitale. A giudicare dai programmi, altro che start-up: alle volte sembra che il personal computer ed internet non esistano ancora.
Come se non bastasse, la quasi totalità dei testi specifici ai nostri argomenti sembrano appiccicati in copia e incolla all’ultimo momento, da persone non competenti, prive di un reale potere di editing (o entrambe le cose).
Abbiamo provato a cercare nei principali programmi una decina di espressioni e le loro principali varianti.
Era lecito pensare di trovarle in maniera copiosa, invece è accaduto tutt’altro. Il totale dei testi che parlano dei “nostri” argomenti su 7 programmi elettorali assommano a circa sedicimila battute, appena quattro volte questo articolo. Le coalizioni che è stato possibile controllare sono Pd, Pdl, Scelta civica, 5 Stelle, Sel, Rivoluzione civile e Fratelli d’Italia; altri movimenti sono stati controllati ma per loro natura, pur avendo espresso altrove dei pareri sull’argomento, non hanno offerto spunti Ict direttamente nel programma.
Tante bande, quattro agende e due nuvole
Ed eccoci alle semplici occorrenze di termini, senza entrare nello specifico. Orbene “Agenda digitale” appare nei programmi di Scelta civica con Monti (2 volte), di Pdl (2 volte), del Pd e di Fratelli d’Italia. “Open data” una volta ciascuno nei testi di Pdl, Monti e Sel, mentre il “government” è “open” per il Pdl ed “e-” per Monti. Di “smart cities” parla molto Sel (4 volte) e partecipa il Pdl. “Banda larga”, larghissima o ultralarga appare tre volte nel punto 14 di Fratelli d’Italia (ma una è nel sommario), due volte su Rivoluzione civile (ma una è un richiamo dell’altra) e una ciascuna su Movimento 5 Stelle, Pdl e Monti. Per confronto, “Internet” appare 12 volte (ma in due sole pagine) sul documento del Movimento 5 Stelle, una da Sel, Fratelli d’Italia e Monti.
“Start-up” appare due volte da Vendola e ovviamente da Monti ed una dalla Meloni e da Berlusconi.
Passando alle parolacce, “cloud” appare solo presso Pdl e Scelta Civica. “e-commerce” compare solo nelle righe di Fratelli d’Italia, mentre il testo grillino è l’unico che cita “copyright”, “Adsl” e -udite udite- “WiMax”.
Resteremo indietro
La sintesi per occorrenze tratteggia una situazione poco piacevole: chi vince vince, il digitale lo inseguirà per incidenti di percorso, partendo dalle retrovie nelle quali siamo adesso. Non che ci si attendesse chissà quali argomenti, tecnicismi o strategie, certo. Ma vista l’inadempienza cronica rispetto ai programmi europei, al ritardo mondiale su qualsiasi tecnologia Ict e il gran fermento degli ultimi tempi su agenda digitale e start-up, ci si aspettava una certa attenzione da tutti. Invece ritroviamo un po’ di coordinamento solo in chi, avendo svolto la più recente azione di governo, lo ha come ovvia ricaduta.
Pagina aperta
Abbiamo scelto questa chiave di lettura dopo le opportune valutazioni dei programmi e di una forma neutra per rappresentarli. Ci siamo attenuti ai programmi ufficiali, quando possibile in pdf, in alcuni casi pubblicati on-line. Le ricerche automatiche non sempre hanno trovato tutte le corrette occorrenze di un termine, anche in dipendenza di scelte d’impaginazione non felici: uno o due errori possono sempre esserci, ovviamente, ma non di più.
In chiusura dobbiamo scusarci con alcuni movimenti che non sono citati in questo articolo. E’ stato necessario fare delle scelte per motivi di spazio e anche perché l’Ict non è l’unica tecnologia e alcuni non se ne occupano per nulla.
Siamo comunque aperti al confronto: qualsiasi movimento accreditato per partecipare alle prossime elezioni politiche, che abbia pubblicato un programma che parli di agenda digitale, oppure si occupi di temi quali Ict, innovazione, larga banda, startup, o addirittura più specifici, ci scriva in redazione e saremo ben lieti di riaprire questo testo.
Restiamo a disposizione anche se poi qualcuno dei movimenti citati avesse interesse ad approfondire argomenti, sfuggiti o magari appena accennati sul programma.
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