Per ora sono solo voci, ma si potrebbe profilare all’orizzonte una clamorosa acquisizione. L’eventuale mossa rafforzerebbe sensibilmente il peso della componente software nell’offerta di Emc e ne aumenterebbe la visibilità nel mondo dei datacenter.
Il colosso dello storage Emc avrebbe segretamente corteggiato la società di software Bmc con l’intenzione di fondere le due organizzazioni. I rumori su una possibile fusione Emc-Bmc si sono diffuse in questi giorni e sono riferibili a una fonte anonima, secondo cui «Emc sta attivando le sue procedure di due diligence con Bmc per discutere di una fusione che farebbe diventare Emc un player importante nel mercato dei datacenter». Il matrimonio tra il maggior fornitore mondiale di tecnologie di memoria di massa e Bmc, una delle principali softwarehouse indipendenti darebbe luogo a una solida realtà specializzata in soluzioni di application management.
La piattaforma Bmc Patrol è il principale obiettivo di questa scalata. Negli ultimi sei mesi Emc ha affrontato un lungo percorso di rinnovamento puntando tutto sulla trasformazione in azienda votata al software per la gestione dello storage su scala enterprise. Secondo la fonte che ha riferito della possibile operazione Bmc, i segmenti dell’application e del database management – la tipologia di middleware che Bmc sviluppa da anni – è la logica conseguenza di questa prima fase dell’evoluzione. «Patrol è una valida piattaforma per tutta la gestione dei sistemi. Emc è molto interessata a questo software in grado di sorvegliare ogni componente del datacenter, dagli application server fino ai più remoti client».
A fronte della costante erosione subita dai margini sui fatturati hardware, Emc sa di dover espandere la propria offerta di software e servizi; e non è certo la sola. Gli ultimi annunci relativi ad accordi e partnership tra i suoi concorrenti diretti, come Hitachi e Fujitsu, indicano il crescente desiderio di imitare il modello degli Ibm Global Services.