Da Hopkington e Palo Alto arrivano fuocherelli che riscaldano il fronte della memorizzazione. Emc si appresta a rinverdire la propria offerta di array e parla di Smi-S. Hp, invece, allarga alla fascia media del mercato la proposta di pay-per-use dello storage.
6 febbraio 2004
Si riscalda il fronte dello storage classico, con un rutilio di rilasci da parte di due società che detengono il primato delle vendite di “dischi”: Emc e Hp.
La casa di Hopkington, infatti, è attesa all’annuncio di disk array più veloci per i segmenti midrange e di fascia alta, di funzioni di copying e di nuovi dispositivi per la confluenza delle differenti tecnologie. In particolare, si parla di Nas gateway, che dovrebbero unire le peculiarità dei Network attached storage, come la facile condivisione di file, con gli ambienti San.
Anche i Clariion e i Symmetrix sono attesi da un rilancio delle prestazioni, grazie essenzialmente a nuovi processori.
E la linea Centera apporterà strumenti di management aggiuntivi per gli array Clariion, che, per l’occasione, dovrebbero così supportare lo standard Smi-S (Storage management Interface Specification).
La risposta, se così la si può chiamare, di Hp, sta in un modello di vendita: quello del pay-per-use.
A Palo Alto, infatti, hanno deciso di sottoporre alla logica “utility” (che, non dimentichiamo, in Hp, per motivi di marketing chiamano “adaptive”) la famiglia di array di storage midrange Eva (Enterprise virtual array), quella ereditata da Compaq.
Gli Eva saranno offerti con tecnologia cosiddetta di “metering”, abilitata a tracciare l’utilizzo che si fa della capacità di un sistema e, quindi, a comunicare all’utente quanto dovrà pagare, in funzione dell’uso.
Il passo è importante, dato che, prima, Hp riservava l’opzione di pagamento a consumo solo ai dispositivi di storage di fascia alta.
La società, poi, coglie l’occasione per rinnovare le proprie librerie a nastri Esl E-Series, con i drive Ultrium 460 e Sdlt 320.