L’azienda ha finalmente rimpiazzato il punto debole della propria gamma Nas, mettendo da parte il controverso dispositivo Ip4700 in favore di un apparato più affidabile.
12 dicembre 2002 In casa Emc il problema sembra finalmente essere stato risolto. La gamma Network Attached Storage del produttore di software di storage management, è stata adesso resa più affidabile grazie alla sostituzione del dispositivo Ip4700 con una macchina più “robusta”, che integra il sistema operativo Dart (dal gateway Nas Celerra) con l’ultima generazione del sistema di storage mid-range di Emc, Clariion. I responsabili di Emc assicurano che il vecchio apparato non è stato ancora disinstallato ed eliminato dal sistema, ma che l’operazione verrà avviata in tempi molto brevi. Mentre il nuovo dispositivo Celerra Ns600 figura già nel listino dei prodotti dell’azienda, l’Ip7400 è stato del tutto rimosso. Il nuovo Ns600, secondo quanto sostiene Emc, permette prestazioni fino a quattro volte maggiori del precedente dispositivo, grande disponibilità e scalabilità, nonché un’interfaccia comune con il Clustered Network Server (Cns) Cellera.
La massima capacità di dati raw dell’Ns600 è pari a 11 Tbyte, contro i 6 dell’Ip4700: Emc ha forzato la capacità del sistema nell’operare in modalità di alta disponibilità, in cui due processori di controllo si proteggono a vicenda come un cluster a prova di errore. In alternativa, il sistema può essere impostato per utilizzare entrambi i processori in tandem senza protezione, duplicando il volume di dati immessi. Mentre il precedente Ip4700 era basato sul Clariion Fc4700, il Celerra Ns600 implementa l’ultima e più potente generazione di Clariion, la Cx600. Il prezzo del nuovo dispositivo partirà da 167mila dollari per una capacità raw di 1 Tbyte.