La Regione ha approvato un bando per il sostegno a iniziative aggregate strutturate, rappresentative di filiera, di promozione, penetrazione commerciale e cooperazione industriale
IN SINTESI
BENEFICIARI ATTIVITÀ SPESE AGEVOLAZIONE PROCEDURA |
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DIFFICOLTÀ TEMPI COSTI PROBABILITÀ |
IN DETTAGLIO
NORMATIVA
MODULISTICA PER |
Con Dgr n. 308 del 7 marzo 2011 (Bur n. 42 del 18 marzo 2011)
è stato approvato il bando 2011 relativo alla misura 5.2.D
del Piano triennale per le attività produttive, che prevede
la concessione di contributi a sostegno di iniziative aggregate
rappresentative di filiera, finalizzate alla promozione, penetrazione
commerciale e cooperazione industriale.
Il bando è rivolto alle aggregazioni
costituite da almeno sei piccole e medie imprese appartenenti allo
stesso settore o alla stessa filiera produttiva, ovvero
integrate verticalmente.
I progetti possono prevedere le seguenti spese (da sostenere dopo la
pubblicazione del bando):
- partecipazione ad eventi fieristici
di rilevanza internazionale e significativi per la filiera di
riferimento; - interventi di promozione e
pubblicità sui mercati esteri; - spese di consulenza esterne
per la realizzazione di studi di fattibilità
finalizzati a successivi investimenti all’estero in forma aggregata
riguardanti strutture stabili; - spese per consulenze esterne
inerenti la ricerca in comune di partner
commerciali o industriali, agenti, buyers, importatori; - valutazione delle partnership
commerciali e produttive con imprese estere; - spese di coordinamento dell’aggregazione;
- costi notarili per la
costituzione dell’Ati.
Questa iniziativa, concordata con le parti costituenti il
Comitato Export e Internazionalizzazione della Regione Emilia Romagna,
completa l’insieme delle azioni di sostegno della Regione
Emilia Romagna alle Pmi, integrando gli strumenti già
utilizzati, quali il Programma Promozionale istituzionale e di sistema.
Beneficiari
Il bando è rivolto alle aggregazioni costituite da almeno
sei piccole e medie imprese appartenenti allo stesso settore o alla
stessa filiera produttiva, ovvero integrate verticalmente.
La domanda può essere presentata direttamente
dall’aggregazione già costituita in forma di Ati oppure da
soggetti promotori che devono presentare un unico programma contenente
almeno due progetti di almeno 6 Pmi,
aggregate in filiera o settore.
Le imprese devono appartenere allo stesso settore, alla
stessa filiera produttiva o essere integrate verticalmente,
avere sede principale nel territorio regionale
e partecipare finanziariamente al
progetto.
Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese che operano
nei seguenti settori (Istat 2007):
- C – Attività manifatturiere;
- D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e
aria condizionata; - E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività
di trattamento dei rifiuti e risanamento; - F – Costruzioni;
- E 38 – Smaltimento dei rifiuti solidi;
- J 59 – Produzione cinematografica, di video, di
programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore; - J 62 – Informatica e attività connesse;
- J 63 – Servizi di informazione e altri servizi
informatici; - M 72 – Ricerca e sviluppo.
Ogni impresa può partecipare ad un solo progetto.
Non sono ammissibili le Ati i cui soggetti mandatari siano beneficiari
degli interventi previsti dalla Misura 5.2 C.
Alle aggregazioni possono partecipare anche soggetti diversi da quelli
indicati sopra, ma questi non possono beneficiare al contributo.
Iniziative ammissibili
La misura intende favorire la partecipazione delle imprese a iniziative
di internazionalizzazione condotte in forma aggregata.
Sono ammissibili le iniziative promozionali,
fieristiche, commerciali e di cooperazione a livello di filiera;
i progetti devono identificare una filiera produttiva specializzata e
definire chiaramente un “percorso strutturato di
internazionalizzazione” che preveda un insieme articolato di azioni.
Spese ammesse
Nell’ambito dei progetti sono ammissibili le seguenti spese:
- Partecipazione ad eventi fieristici
all’estero di rilevanza internazionale e significativi per la filiera
di riferimento (nella misura massima del 50%
del costo totale del progetto):
• il costo dell’area espositiva e dell’allestimento
dello stand comune;
• il trasporto dei materiali e dei prodotti, compresa
l’assicurazione;
• il costo di hostess e interpreti;
• il costo di materiale specifico e pubblicitario per
promuovere la partecipazione comune all’evento fieristico.
Non sono ammesse le spese di viaggio e di soggiorno.
- Interventi di promozione e
pubblicità sui mercati esteri, nella sola forma aggregata,
comprendenti:
• l’acquisto di spazi pubblicitari comuni su carta
stampata, in televisione, cartellonistica, siti internet e simili;
• la realizzazione comune di incontri, eventi, convegni,
esposizioni di prodotti e conferenze stampa (affitto locali, spese di
spedizione, interpretariato, traduzione, consulenze esterne, acquisto
di spazi promozionali sui media);
• l’ideazione di materiale pubblicitario e promozionale in
lingua estera (ad es. brochure, depliant, video e simili).
- Spese di consulenza esterne per la
realizzazione di studi di fattibilità finalizzati a
successivi investimenti all’estero in forma aggregata
riguardanti strutture stabili quali: show room collettive (esclusi
uffici di rappresentanza e punti vendita al dettaglio), centri
collettivi di servizi che svolgano funzioni di assistenza post vendita,
formazione, gestione di magazzini, assistenza tecnica post vendita,
controllo della qualità, logistica), impianti produttivi di
beni e servizi (comprese reti distributive). Sono ammesse anche le
spese del personale interno dipendente da una o più delle
imprese dell’Ati limitatamente al valore pari al 20% del
costo totale dello studio di fattibilità.
Le spese relative a tale punto non possono eccedere il 20% della somma
delle spese ammissibili di cui alle lettere A, B, D, E. - Spese per consulenze esterne inerenti la ricerca in comune
di partner commerciali o industriali, agenti, buyers, importatori. - Valutazione delle partnership commerciali e produttive con
imprese estere attraverso visite aziendali in Emilia-Romagna di
operatori stranieri, formazione di tecnici stranieri e produzione di
materiale e manualistica tecnica in lingua, rappresentativi delle
produzioni dell’aggregazione, comprendenti: - costi connessi all’impiego di personale tecnico
dipendente delle imprese beneficiarie; - traduzioni e interpretariato;
- stampa di materiali in lingua;
- consulenze tecniche esterne.
- spese di coordinamento, in capo al mandatario, nella misura
massima del 10% della somma delle spese ammissibili di cui alle lettere
A, B, C, D, E. - costi notarili per la costituzione dell’Ati.
Con riferimento al bando 2011, sono ammissibili le spese
sostenute a partire dal 18 marzo 2011.
Agevolazioni previste
La misura prevede l’erogazione di un contributo in conto capitale che
copre fino al 50% delle spese ammissibili.
Il contributo regionale per ciascun progetto è compreso tra
un minimo di 25.000,00 euro e un massimo di 200.000,00 euro.
Il contributo è erogato nell’ambito del regime de minimis.
Il contributo non è cumulabile, sulle medesime spese
ammissibili, con altri tipi di incentivazione pubblica di qualsiasi
natura.
Procedure
Le domande, redatte su appositi moduli e complete della documentazione
richiesta, devono essere presentate al seguente indirizzo:
Regione Emilia Romagna – Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo – all’Attenzione del Responsabile del Servizio Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese – Viale Aldo Moro, 44, 40127 – Bologna |
Con riferimento al bando 2011, le domande devono essere
presentate entro il 21 giugno 2011.
La domanda può essere presentata direttamente
dall’aggregazione già costituita in forma di Ati oppure da
soggetti promotori che agiscono per conto dell’aggregazione. In questo
caso, le imprese partecipanti devono impegnarsi a costituirsi in Ati
una volta aggiudicato il contributo richiesto.
L’istruttoria, effettuata da un gruppo di lavoro nominato dal Direttore
generale, inizia il giorno successivo alla scadenza del termine di
presentazione delle domande e si conclude entro 90 giorni da tale
termine.
La liquidazione del contributo avviene in un’unica soluzione a favore
della mandataria dell’Ati del progetto, che provvede quindi a versare
alle altre imprese aderenti la parte di contributo spettante in ragione
delle quote percentuali espresse nell’atto di costituzione dell’Ati e
delle spese ammesse ed effettivamente sostenute per la realizzazione
del progetto.
Con riferimento al bando 2011, i progetti devono concludersi entro un
anno dalla data di approvazione della graduatoria.
(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento
Media)