Emilia-Romagna, incentivi alle Pmi per interventi ambientali

La Regione ha pubblicato un bando per la concessione di contributi nel settore ambientale alle Pmi, cofinanziato dal Fesr a valere sul Por Cro 2007-2013.

IN SINTESI

BENEFICIARI
Pmi, così come definite dalla normativa comunitaria, e, in
particolare, imprese singole, consorzi e/o società
consortili, costituiti anche in forma cooperativa, tra Piccole e medie
imprese

ATTIVITÀ
AGEVOLABILI

Rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti cemento-amianto, anche
di matrice resinosa, presenti in edifici, immobili e/o stabilimenti in
cui si svolgono attività lavorative, coibentazione degli
edifici climatizzati indicati in precedenza e installazione, sui sopra
citati edifici, e messa in esercizio di impianti fotovoltaici di nuova
fabbricazione, inclusi in un progetto integrato

SPESE AMMISSIBILI
Variano in funzione delle singole tipologie di intervento previste. Per
tutte le tipologie sono ammissibili, nella misura massima del 5% del
costo complessivo dell’insieme degli interventi ammessi a
finanziamento, le spese di consulenza, nonché quelle
sostenute per l’acquisizione delle asseverazioni delle
relazioni aventi ad oggetto la stima dei risparmi annui di energia
primaria

AGEVOLAZIONE
Contributo in c/capitale, a fondo perduto e rimborsabile al 50% solo
per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto,
in misura variabile

PROCEDURA
Le domande, compilate attraverso il sistema web, dovranno essere
presentate mediante trasmissione attraverso il sistema di posta
elettronica certificata e successivo invio, in formato cartaceo, di
copia della domanda compilata tramite il sistema web.
Dette copie dovranno essere spedite alla Regione Emilia-Romagna,
Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo,
Servizio Politiche per l’industria, l’artigianato,
la Cooperazione e i Servizi, Viale Aldo Moro n. 44 40127 Bologna entro le ore
16.00 del
2 maggio 2011

SCHEDA DI VALUTAZIONE

DIFFICOLTÀ
La maggior parte della modulistica non è ancora disponibile.
Quella già disponibile non presenta, comunque, particolari
problemi in quanto organizzata in formulario e con specifiche note
esplicative

TEMPI
La durata, prevista per completare l’iter amministrativo non
è indicata nel bando, mentre i tempi richiesti per
realizzare l’intervento non possono eccedere i 18 mesi,
decorrenti dalla data di ricevimento, da parte dell’impresa,
della comunicazione della Regione relativa all’avvenuta
concessione del contributo

COSTI
Oltre alle spese di bollo per la domanda, eventuali altri costi
derivano dalla necessità di avvalersi di una o
più figure professionali qualificate per la presentazione
della domanda di contributo. Possibilità di accedere ad un
contributo in c/capitale, a fondo perduto e rimborsabile al 50% solo
per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto,
in misura variabile, in funzione della tipologia
d’intervento, del regime prescelto e dell’importo
ammesso

PROBABILITÀ
Le probabilità sono buone sia per le risorse disponibili,
ammontanti a 9.000.000,00 euro, sia per
la possibilità che la Regione incrementi i fondi attualmente
disponibili

IN DETTAGLIO

NORMATIVA

  • Reg. (Ce) 5.7.2006, n. 1080; 11.7.2006, n. 1083; 8.12.2006,
    n. 1828;15.12.2006, n. 1998; 6.8.2008, n. 800
  • Racc. (Ce) 6.5.2003, n. 2003/361/CE
  • Legge 27.12.2002, n. 289
  • Dlgs 7.3.2005, n. 82
  • Dm 18.4.2005
  • Dm 6.8.2010
  • Del. 3.12.2008, n. 204
  • Dgr 10.1.2011, n. 15

MODULISTICA
Disponibile sul Bure sui siti internet regionali agli indirizzi www.regione.emilia-romagna.it,
httpp://emiliaromagna.si-impresa.it, http://fesr.regione.emilia-romagna.it
e www.ermesambiente.it

PER INFORMAZIONI
Numero verde 800662200, Tel. 051.5276322 – 051.5276323 e
imprese@regione.emilia-romagna.it

In data 27 gennaio 2011
è stato pubblicato, sul n. 14 del Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna, la Delibera della giunta regionale, n. 15 del
10 gennaio 2011, con la quale sono state approvate modalità
e criteri per la concessione di contributi finalizzati a
favorire la rimozione dell’amianto dagli edifici, la
coibentazione degli edifici e l’installazione e messa in
esercizio di impianti fotovoltaici
.
Il bando in esame trova copertura nell’Attività
III.1.2 «Sostegno a progetti innovativi nel campo delle
tecnologie energeticoambientali volti al risparmio energetico e
all’utilizzo di fonti rinnovabili», compresa
nell’Asse III «Qualificazione energetico ambientale
e sviluppo sostenibile» facente parte del Programma Operativo
regionale (Por) Emilia-Romagna «Competitività
Regionale e Occupazione (CReO)», Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale (Fesr) 2007-2013, nonché nel Piano di Azione
Ambientale per un futuro sostenibile 2008-2010.
In particolare, si intende favorire e promuovere:

  • la qualificazione ambientale del sistema
    produttivo regionale
    , attraverso il sostegno alla
    realizzazione di interventi finalizzati alla qualificazione ambientale
    dei luoghi adibiti a sedi di lavoro, promuovendo la rimozione e lo
    smaltimento dei manufatti contenenti cemento-amianto ove presenti;
  • la qualificazione energetica del sistema
    produttivo regionale
    , attraverso il sostegno alla
    realizzazione di interventi finalizzati a promuovere il risparmio
    energetico nella climatizzazione degli edifici adibiti a sedi di
    lavoro, nonché l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia
    prodotta tramite la fonte solare attraverso l’installazione di impianti
    fotovoltaici.

Beneficiari
I beneficiari sono Piccole e medie e imprese
(Pmi), così come definite dalla normativa comunitaria, e, in
particolare, imprese singole, consorzi e/o società
consortili, costituiti anche in forma cooperativa, tra Piccole e medie
imprese, aventi le caratteristiche definite nel bando e appartenenti
alle Sezioni della classificazione delle attività economiche
“Ateco 2007” (v. box sotto).
In particolare, tutte le Sezioni “B” – estrazione
di minerali da cave e torbiere, “C” –
Attività manifatturiere, “F”
Costruzioni, “H” – Trasporto e magazzinaggio,
Sezione “J” – Servizi di informazione e
comunicazione e
“S” – Altre attività di servizi. Per
quanto riguarda le Sezioni “G”,
“I”, “L”,
“M”, “N”,
“Q”, “R” e
“S” limitatamente a gruppi, categorie e divisioni
elencati per ogni singola Sezione nel bando in esame.
Al fine di poter accedere al contributo gli interventi
dovranno essere realizzati in immobili costituenti sedi legali e/o
unità locali o operative delle imprese richiedenti e adibiti
a sedi di lavoro
. Tali immobili dovranno essere situati
nel territorio regionale
.
Anche nel caso in cui gli impianti fotovoltaici
siano installati con oneri totalmente a carico dell’impresa,
requisito essenziale, per accedere ai contributi previsti nel bando in
esame, è che i suddetti impianti siano installati
su edifici situati nel territorio regionale
.
Non è in alcun modo ammessa, ai fini
dell’ottenimento dei contributi previsti,
l’installazione di impianti fotovoltaici a terra o, comunque,
ubicati al suolo, anche qualora per tale intervento non venga richiesto
un contributo alla Regione.

Requisiti
richiesti alle imprese

  • Sede legale e/o
    operativa nel territorio regionale;
  • regolarmente costituite
    ed iscritte, alla data di presentazione della domanda di contributo,
    nel registro delle imprese tenuto dalle Camere di commercio, industria,
    artigianato e agricoltura (Cciaa) competenti per territorio;
  • attive e che non si
    trovano in stato di liquidazione e/o non siano soggette a procedure di
    fallimento o di concordato preventivo o ad altre procedure concorsuali
    alla data della presentazione della domanda di contributo e nel
    quinquennio precedente la suddetta data;
  • che non presentino le
    caratteristiche di imprese in difficoltà, ai sensi del punto
    10 della Comunicazione della Commissione europea
    «Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il
    salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà
    (2004/C244/02)»;
  • aventi una situazione di
    regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza
    nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed
    assicurativi nei confronti di Inps e Inail;
  • rispettano le norme
    dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione
    degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali,
    della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di
    lavoro e delle normative relative alla tutela dell’ambiente;
  • che non siano
    destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una
    decisione della Commissione europea che ha dichiarato l’aiuto
    ricevuto illegale ed incompatibile con il mercato comune

Al fine di poter accedere al contributo previsto, gli
immobili o edifici
presso cui si realizzano gli
interventi devono:

  • essere in disponibilità,
    secondo le forme definite nell’ordinamento giuridico vigente,
    dell’impresa richiedente;
  • devono caratterizzarsi quali edifici
    rientranti nelle classificazioni E.2
    «Edifici
    adibiti ad uffici e assimilabili, indipendenti o contigui a costruzioni
    adibite anche ad attività industriali o artigianali,
    purché siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti
    dell’isolamento termico» oppure E.8
    «Edifici adibiti ad attività industriali ed
    artigianali assimilabili», secondo la definizione di cui al
    Dpr 26 agosto 1993, n. 412.

Attività agevolabili
Sono ammissibili gli interventi finalizzati:

  • alla rimozione e allo smaltimento dei
    manufatti contenenti cemento-amianto
    , anche di matrice
    resinosa, presenti in edifici, immobili e/o stabilimenti in cui si
    svolgono attività lavorative;
  • alla coibentazione degli edifici climatizzati
    indicati nella precedente lettera a);
  • alla installazione, sugli
    edifici indicati nella precedente lettera a), e messa in
    esercizio di impianti fotovoltaici
    di nuova
    fabbricazione.

Per poter accedere ai contributi, le imprese richiedenti
dovranno presentare un progetto di carattere integrato,
che preveda, obbligatoriamente, la realizzazione di uno
dei seguenti interventi
:

  • interventi finalizzati alla rimozione e smaltimento dei
    manufatti contenenti cemento-amianto, interventi finalizzati alla
    coibentazione degli edifici climatizzati e interventi finalizzati alla
    installazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici, qualora
    nel modulo di domanda l’impresa chieda il contributo per
    tutti e tre sopra citati interventi;
  • interventi finalizzati alla rimozione e smaltimento dei
    manufatti contenenti cemento-amianto, interventi finalizzati alla
    coibentazione degli edifici climatizzati e interventi finalizzati alla
    installazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici, totalmente
    a carico dell’impresa senza alcun contributo regionale,
    qualora nel modulo di domanda l’impresa chieda il contributo solamente
    per gli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti
    cemento-amianto e per quelli di coibentazione degli edifici
    climatizzati;
  • interventi finalizzati alla rimozione e smaltimento dei
    manufatti contenenti cemento-amianto e interventi finalizzati alla
    installazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici, qualora
    nel modulo di domanda l’impresa chieda il contributo per la
    sola realizzazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei
    manufatti contenenti cemento-amianto;
  • interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti
    contenenti cemento-amianto e interventi finalizzati alla installazione
    e messa in esercizio di impianti fotovoltaici, con le spese di
    installazione e messa in esercizio dell’impianto fotovoltaico
    totalmente a carico dell’impresa senza alcun contributo
    regionale, qualora nel modulo di domanda l’impresa chieda il contributo
    per la realizzazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei
    manufatti contenenti cemento-amianto e di installazione di impianti
    fotovoltaici.

Non saranno ammesse richieste di contributo che si riferiscano
a progetti che non presentino le caratteristiche di progetti integrati
e non prevedano, conseguentemente, interventi finalizzati alla
rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti cemento-amianto e
all’installazione e messa in esercizio di impianti
fotovoltaici.
L’impresa richiedente, al momento della presentazione della
domanda, dovrà indicare:

  • se, oltre alla rimozione e allo smaltimento
    dell’amianto e alla installazione di impianti fotovoltaici, intende
    realizzare anche interventi di coibentazione
    ;
  • per quali interventi intende chiedere il
    contributo della Regione
    .

I progetti integrati devono prevedere un investimento
minimo
, complessivamente considerato per tutti gli
interventi da realizzare, conteggiando gli investimenti relativi
all’impianto fotovoltaico, anche qualora il relativo costo
rimanga totalmente a carico dell’impresa, non
inferiore a 100.000,00 euro
.
Per poter accedere al contributo previsto, gli interventi di rimozione
e smaltimento dei manufatti contenenti amianto non dovranno essere
finalizzati al mero adeguamento agli obblighi previsti dalla normativa
vigente, mentre quelli finalizzati all’installazione e messa
in esercizio di impianti fotovoltaici dovranno caratterizzarsi quali
impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative oppure a
concentrazione, le cui specifiche caratteristiche richieste sono
indicate nel bando in esame.
È, altresì, richiesta, per tutti gli interventi
proposti, la stima relativa agli obiettivi prestazionali,
nonché la Relazione illustrativa e la Scheda tecnica.

Spese ammissibili
Le spese ammissibili variano in funzione degli
interventi previsti
.
Nello specifico, per gli interventi finalizzati allarimozione
e smaltimento di manufatti contenenti cemento amianto
,
sono ammissibili le spese, al netto dell’Iva, chiaramente e
strettamente limitate ai costi di investimento necessari per sostenere
gli interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto.
In particolare, sono esclusivamente ammissibili:

  • spese connesse alla rimozione dell’amianto da
    manufatti in matrice cementizia e/o resinosa;
  • spese connesse allo smaltimento dell’amianto;
  • spese tecniche;
  • spese connesse agli oneri di sicurezza.

Per gli interventi finalizzati allacoibentazione
degli edifici climatizzati
sono, invece, ammissibili, al
netto dell’Iva, le seguenti tipologie di spese:

  • spese per la fornitura dei materiali e dei componenti
    strettamente necessari alla realizzazione dei lavori di coibentazione;
  • spese per la realizzazione e posa in opera delle opere
    edili necessarie alla coibentazione.

Per gli interventi finalizzati, infine, alla installazione
e messa in esercizio di impianti fotovoltaici
sono
ammissibili, al netto dell’Iva, le seguenti tipologie di
spese:

  • spese per la fornitura dei materiali e dei componenti
    strettamente necessari alla realizzazione degli impianti;
  • spese per l’installazione e posa in opera degli
    impianti;
  • spese per la connessione dell’impianto alla rete
    elettrica;
  • spese per la realizzazione delle opere edili strettamente
    necessarie e connesse alla installazione degli impianti.

Con riferimento a tutte le tipologie di interventi sono
ammissibili, nella misura massima del 5%
del costo complessivo dell’insieme degli interventi ammessi a
finanziamento:

  • spese di consulenza, anche con
    personale interno, per la progettazione, direzione lavori, collaudo e
    certificazione degli impianti;
  • spese sostenute per l’acquisizione
    delle asseverazioni delle relazioni aventi ad oggetto la stima dei
    risparmi annui di energia primaria
    , espressi in Tep
    (Tonnellate equivalenti di petrolio), che si prevede di ottenere per
    effetto degli interventi di coibentazione e installazione e messa in
    esercizio di impianti fotovoltaici, nonché il calcolo dei
    sovraccosti di investimento, nel caso in cui l’impresa
    richiedente il contributo opti per l’applicazione del regime
    generale di esenzione di cui al Reg. (CE) n. 800/2008.

Agevolazione
Le tipologie di aiuto variano in funzione delle diverse
tipologie di intervento
.
In particolare, per gli interventi finalizzati alla rimozione
e smaltimento di manufatti contenenti cemento amianto
,
viene concesso sotto forma di contributo in c/capitale che, a partire
dall’anno successivo decorrente dalla data del provvedimento
che dispone l’erogazione del saldo, dovrà essere restituito
nella misura pari al 50% del relativo importo
, con
l’applicazione di un tasso di interesse pari
allo 0,50%
ai sensi dell’art. 72 della Legge
n. 282/2002.
Per gli interventi finalizzati alla coibentazione degli
edifici climatizzati
e alla installazione
e messa in esercizio di impianti fotovoltaici
, sotto
forma di contributo in c/capitale a fondo perduto.
Le tipologie di regime di aiuto variano, anche esse in
funzione delle diverse tipologie d’intervento
,
nonché della scelta del richiedente.
In particolare, per la tipologia rimozione e smaltimento
di manufatti contenenti cemento amianto
, è
previsto il regime de minimis
o, in alternativa, il regime generale di esenzione
(art. 18 del Reg. Ce n. 800/2008), mentre
per le altre due tipologie previste
ancora il regime de minimiso,
in alternativa, quello di esenzione
(art. 21 e art. 23 del Reg. Ce n. 800/2008).
Ovviamente, anche la percentuale massima di contributo, erogato in una
o più soluzioni, e quello massimo concedibile, sono legati
alle diverse tipologie d’intervento.
In particolare, per gli interventi finalizzati alla rimozione
e smaltimento di manufatti contenenti cemento
il
contributo potrà essere concesso nella misura massima:

  • del 45% dell’investimento,
    nel caso in cui venga applicato il regime de minimis;
  • del 45% dei sovraccosti di
    investimento ammessi, nel caso cui venga applicato l’art.
    18 del Regolamento generale di esenzione
    . Nel caso
    specifico il costo totale ammissibile, data la specificità
    dell’intervento, è interamente il sovraccosto
    all’investimento proposto.

Per gli interventi finalizzati alla coibentazione
degli edifici climatizzati
, il contributo
potrà essere concesso nella misura massima:

  • del 45% dell’investimento,
    nel caso in cui venga applicato il regime de
    minimis
    ;
  • del 45% dei sovraccosti di
    investimento ammessi, nel caso in cui venga applicato l’art.
    21 del Regolamento generale di esenzione
    .

Per gli interventi finalizzati alla installazione
e messa in esercizio di impianti fotovoltaici
, il
contributo potrà essere concesso nella misura massima:

  • del 30%
    dell’investimento, nel caso in cui venga applicato il regime
    de minimis
    ;
  • del 45% dei sovraccosti di
    investimento, nel caso in cui venga applicato l’art.
    23 del Regolamento generale di esenzione
    .

Qualunque sia l’importo dell’investimento,
il regime di aiuto prescelto, nonché la misura percentuale
applicata, il contributo concedibile per ciascun
beneficiario non potrà eccedere
, per
l’intero complesso di interventi ammessi, la somma
complessiva di 150.000,00 euro.
Gli interventi ammessi a contributo dovranno essere ultimati e le
relative spese dovranno essere effettivamente pagate entro 18 mesi
decorrenti dalla data di ricevimento, da parte dell’impresa,
della comunicazione della Regione relativa alla avvenuta concessione
del contributo.
Il contributo concesso non è cumulabile, relativamente alle
stesse spese, con altri regimi di aiuto concessi da altri enti
pubblici. Detto contributo è cumulabile con altri incentivi
concessi nell’ambito di provvedimenti pubblici di
fiscalità generale.
Ai fini del cumulo del contributo concesso relativamente agli impianti
e/o sistemi solari fotovoltaici occorre fare, invece, riferimento a
quanto prescritto nell’art. 5 del Decreto 6 agosto 2010
recante «Incentivazione della produzione di energia elettrica
mediante conversione fotovoltaica della fonte solare».

Presentazione delle domande. Le
domande di contributo dovranno essere compilate, esclusivamente,
tramite una specifica applicazione web, le cui modalità di
accesso e di utilizzo saranno rese disponibili, almeno 10gg. prima
dell’apertura dei termini per la presentazione delle stesse,
sul sito della Regione ai seguenti indirizzi: http://emiliaromagna.si-impresa.it
e http://fesr.regione.emilia-romagna.it e www.ermesambiente.it.
Le domande, compilate attraverso il sistema web, dovranno essere
presentate secondo le contestuali seguenti modalità:

  • trasmissione, con l’utilizzo della firma
    digitale del rappresentante legale
    , attraverso il
    sistema di posta elettronica certificata;
  • trasmissione, in formato cartaceo,
    di copia della domanda compilata tramite il sistema web.

Le domande di contributo, comprensive degli allegati in
formato Pdf, presentate tramite il sistema di posta elettronica
certificata – firmate digitalmente dal rappresentante legale ai sensi
dell’art. 65 del Dlgs 7 marzo 2005, n. 82 “Codice
dell’amministrazione digitale”, dovranno essere
trasmesse all’indirizzo di Posta Elettronica certificata
(Pec) del Servizio Politiche per l’Industria,
l’Artigianato, la Cooperazione e i Servizi:
industriapmi@postacert.regione.emilia-romagna.it.
La copia delle domande di contributo,
presentate in formato cartaceo, dovranno essere spedite, tramite
Raccomandata A/R., alla:

Regione Emilia-Romagna,
Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo,
Servizio Politiche per l’industria, l’artigianato,
la Cooperazione e i Servizi, Viale Aldo Moro n. 44 40127 Bologna.

La trasmissione delle domande di contributo, attraverso la
posta elettronica certificata, e la trasmissione della copia cartacea,
attraverso Raccomandata, dovrà essere effettuata, pena la
non ammissibilità delle stesse, entro
le ore 16.00 del 2
maggio 2011
.
Ai fini della verifica del rispetto del termine di presentazione della
domanda farà fede la data di registrazione
all’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) e quella
del timbro apposto sulla busta dell’ufficio postale.

Valutazione delle domande. Alla
valutazione tecnica delle domande di contributo provvederà
un nucleo di valutazione composto da collaboratori
appartenenti all’Assessorato Attività produttive e
all’Assessorato Ambiente
.
A seguito della loro presentazione, le domande di contributo saranno
valutate sotto il profilo di ammissibilità
e per i progetti per i quali l’istruttoria amministrativa di
ammissibilità ha dato esito positivo si procederà
alla valutazione di merito sulla base
della qualità tecnica del progetto,
della qualità economica-finanziaria
dello stesso, nonché di specifici elementi
indicati nel bando
in esame. Al punteggio determinato
tenendo conto degli elementi sopra descritti, sarà
attribuita una maggiorazione, nel caso in cui sia attestata e
comprovata la presenza di qualificati elementi.
Il punteggio attribuito a ciascuna domanda, tenuto conto degli elementi
sopra indicati, sarà espresso tramite un indicatore
prestazionale di sintesi (Ips).
Qualora, in applicazione degli elementi sopra indicati, più
interventi presentino un medesimo indicatore prestazionale di sintesi,
la priorità in graduatoria verrà attribuita
secondo le seguenti modalità:
– in primo luogo sarà data priorità agli
interventi che presentano, in termini assoluti, il più
elevato risparmio di energia primaria e la più ampia
superficie in amianto bonificata;
– a parità di risparmio di energia primaria e di superficie
in amianto bonificata, si darà la priorità agli
interventi che, rispetto al costo totale dell’investimento,
presentano una percentuale di contributo richiesta più bassa;
– a parità di percentuale richiesta rispetto al costo totale
dell’investimento, si darà priorità
agli interventi che presentano il più elevato importo di
spesa ammissibile.
La Regione, sulla base delle indicazioni della valutazione effettuata
dal nucleo di valutazione e dell’elenco delle domande ammesse
a contributo, procede all’approvazione della graduatoria
delle domande ammesse a contributo, con l’indicazione dei
relativi punteggi espressi nell’indicatore prestazionale di
sintesi (Ips), dell’investimento ritenuto ammissibile, della
tipologia di regime di aiuto applicabile, della percentuale di
contributo ammissibile, dell’importo di contributo
concedibile.
La concessione del contributo è disposta con atto del
dirigente competente ed è comunicata all’impresa
richiedente tramite Raccomandata A/R oppure, in caso di elevato numero
di beneficiari, tramite pubblicazione della graduatoria sui siti http://emiliaromagna.si-impresa.it,
http://fesr.it,
http://www.regione.emilia-romagna.it
e www.ermesambiente.it.

Risorse
finanziarie

9.000.000,00
euro(1)

(1) Dette risorse possono
essere incrementate a seguito di stanziamenti raggiuntivi

 

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento
Media)

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