Quella che propone Epson con la linea EcoTank più che una nuova gamma di stampanti ink-jet può essere vista come una nuova concezione di utilizzo: sposta infatti il focus dal prodotto in sé al prezzo della stampa. Un esempio concreto arriva dalla macchina che abbiamo avuto l’opportunità di usare in prima persona, la EcoTank ET-4550. Nell’aspetto e nelle funzioni è praticamente identica alla Epson WorkForce WF-2650DWF. Ma mentre la prima costa 499 euro la seconda è venduta a 132 euro. Un prezzo quasi quadruplicato per modelli apparentemente simili trova ragione d’essere nella tecnologia di gestione dell’inchiostro: la EcoTank non usa cartucce ma veri e propri serbatoi che con un’unica ricarica consentono la stampa di circa 10.500 pagine (4.000 in nero e 6.500 a colori: i valori sono quelli dichiarati da Epson). Per arrivare a un tale ammontare, con la WorkForce WF-2650DWF si dovrebbe compare un numero di set di cartucce di inchiostro che, considerando anche il costo della stampante stessa, porterebbe a far lievitare la spesa fino a circa 1.000 euro. Visto in questi termini, se mensilmente si produce un elevato numero di stampe (come nel caso di un ufficio), l’acquisto della EcoTank può rappresentare un notevole risparmio. Non solo. la dotazione della EcoTank ET-4550 prevede un doppio set di inchiostri: quindi ci si mette al sicuro per un periodo davvero lunghissimo (l’ipotesi di Epson è di circa 4 anni).
Come si vede, per una macchina di questo tipo la “quantità di stampe” è una discriminante che forzatamente deve assumere il ruolo di primo fattore di scelta. Infatti, la EcoTank ha interessanti prestazioni come stampante, ma le 33 pagine al minuto monocromatiche dichiarate sono ben difficili da raggiungere (anche in modalità bozza), più realistiche le 13 pagine al minuto con stampe “normali”. Da menzione la sezione scanner, che è rapida, precisa (la risoluzione è 1.200×2.400dpi) e può fare affidamento su un valido software di gestione. Però, va detto, per 500 euro si possono trovare in commercio macchine con performance migliori (anche in casa Epson): la differenza la fa la tecnologia EcoTank.
La presenza di quattro generosi serbatoi non poteva non far avere un multifunzione con dimensioni rilevanti: 515 x 360 x 241 mm. Però, per una macchina indirizzata alla stampa massiva, stupisce un po’ la capienza del vassoio per la carta: “solo” 150 fogli.
L’installazione è semplice, ma un po’ rischiosa, ne senso che, nonostante le precauzioni prese da Epson, la possibilità di sporcarsi con l’inchiostro è sempre dietro l’angolo. La rimozione della fascetta di metallo che chiude le taniche è infatti un alto fattore di rischio e altrettanto lo è la riempitura dei serbatori che va fatta “forzando” la fuoriuscita dell’inchiostro dalle taniche stesse (circa 200 ml per il nero e circa 100 ml per ognuno dei tre colori primari).
La completa messa punto richiede un tempo rilevante: una volta riempiti i quattro serbatoi, il riempimento del circuito di flusso dell’inchiostro richiede una ventina di minuti. Da sottolineare che dei due set di ricarica presenti, uno è esplicitamente indirizzato al primo avvio: molto probabilmente contiene la quantità di inchiostro in più necessaria a riempiere il percorso dai serbatoi alla testina. Rapido e intuitivo è il set up: il pannello LCD non è molto grande né grafico, ma le indicazioni sono chiare e precise.
Veloce anche l’installazione del software per la gestione della stampante: quest’ultima può essere poi collegata direttamente tramite connessione wireless (ma sono presenti anche una porta USB 2.0 e una Ethernet). Da sottolineare che, se condivisa in rete, ogni utente ne diventa amministratore con i pro e i contro che può comportare questa situazione.
È permessa anche la stampa diretta da smartphone e tablet tramite Wi-Fi Direct o app Epson iPrint.
In termini di qualità di stampa, la EcoTank ET-4550 è in grado di soddisfare tutte le esigenze tipiche di un ufficio (la risoluzione massima è 4.800×1.200 dpi). Può stampare anche fotografie: non nasce per questo impiego (e non lo nasconde), ma all’occorrenza può sopperire all’esigenze estemporanea di avere alcune fotografie.
Decisamente comoda la funzione fronte/retro automatica, che è applicabile sia alla stampa sia all’acquisizione di documenti.
Riguardo l’autonomia di stampa, non siamo riusciti a verificare se si sfiorano realmente le 10.500 stampe con un set di inchiostri: non abbiamo avuto il tempo. Abbiamo però stampato 300 fogli e alcune foto e non abbiamo notato praticamente alcuna diminuzione nel livello degli inchiostri.
In conclusione, nel caso della EcoTank ET-4550, come detto, la scelta non può prescindere dalla quantità di stampe: se ne produce un migliaio al mese e in prevalenza documenti d’ufficio? Se la risposta è sì, la nuova proposta di Epson può essere un’ottima soluzione. Se invece si è lontani da tale quantità di stampe, forse è meglio puntare su macchine alternative: ricordiamo che a un quarto della spesa si può avere la Epson WorkForce WF-2650DWF, l’equivalente a cartucce della EcoTank ET-4550.