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Con una ricerca Epson toglie il freno alle stampanti inkjet

Una ricerca di Epson dimostra che in Europa, una volta conosciuti i dati oggettivi sulle tecnologie di stampa, il 76% dei decisori d’acquisto aziendali sceglie soluzioni di stampa inkjet.

La ricerca è stata condotta online da Epson nel settembre 2017 e ha consentito di raccogliere le risposte di oltre 5.000 professionisti in sei Paesi europei.

Sulla base di dati verificati da enti indipendenti relativi alle prestazioni della tecnologia inkjet rispetto alla stampa laser, agli intervistati è stata posta una serie di domande di tipo vero/falso per verificare le loro conoscenze.

I risultati hanno evidenziato che permangono alcune convinzioni errate ormai obsolete sulla tecnologia con le prestazioni migliori, specie sotto il profilo ecologico.

I miti sulle tecnologie di stampa in ufficio

La maggior parte degli intervistati (58%) pensa che una stampante laser produca meno emissioni di CO2, mentre il 54% ha la percezione che questa tecnologia produca meno rifiuti rispetto alle soluzioni inkjet. Il 67% degli intervistati, inoltre, ritiene che una stampante laser garantisca maggiore produttività grazie a tempi di manutenzione e inattività ridotti.

Epson ritiene queste convinzioni sono errate e desidera chiarire come la tecnologia inkjet porti vantaggi che garantiscono non solo maggiore redditività, ma anche un ridotto impatto ambientale.

In positivo, invece, il 62% degli intervistati sa che le stampanti inkjet utilizzano meno energia e il 55% pensa che stampino in modo più veloce.

Inkjet dall’industria agli uffici

Per Flavio Attramini, Head of Business Sales di Epson Italia “Le stampanti laser sono state per molti anni le soluzioni più diffuse per la stampa in ufficio, ma le persone ormai vogliono risultati migliori con costi minori e velocità più elevate, senza sprechi di energia. Ci siamo resi conto che l’unico modo per rispondere a queste aspettative è promuovere il progresso nella tecnologia inkjet sviluppata in origine per la stampa in ambito industriale, un ambiente in cui produttività e qualità sono essenziali. Si tratta di uno sviluppo che ha dato vita a prodotti in grado di garantire velocità fino a 100 pagine al minuto con un basso costo per pagina, oltre a produzione di rifiuti e consumi energetici ridotti rispettivamente fino al 99% e al 96% rispetto alle laser. Le soluzioni inkjet, inoltre, richiedono fino al 98% di manutenzione in meno rispetto ai modelli laser analoghi. Negli ultimi anni la tecnologia inkjet sta guadagnando terreno nel mercato della stampa. Tuttavia persistono lacune in merito“.

La ricerca Epson evidenzia come permangano convinzioni errate sulle tecnologie di stampa. Solo il 16% degli intervistati sapeva che le prestazioni offerte dalle stampanti inkjet sono migliori sotto tutti gli aspetti testati: produzione di rifiuti, produttività, velocità, emissioni di CO2 e consumo di energia. Ma la maggioranza degli europei (76%), una volta conosciuti i dati oggettivi relativi alle tecnologie di stampa, ha optato per le soluzioni inkjet.

Inkjet contro il climate change

Questo messaggio è particolarmente importante per le grandi aziende, che dovranno assicurare la conformità agli standard UE dei report non-finanziari annuali.

L’Unione Europea intende combattere il cambiamento climatico tagliando del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020 e saranno in particolare le aziende a dover dimostrare di rispettare i requisiti imposti a livello internazionale, come ad esempio gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile.

Epson fa sapere di aver nvestito 585 milioni di euro in nuovi impianti di produzione in Giappone e in altri mercati, di cui 185 milioni dedicati allo sviluppo della tecnologia PrecisionCore, un’innovazione che ha rivoluzionato la gamma inkjet per l’ufficio.

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