Le aziende di tutto il mondo stanno pianificando importanti investimenti in tecnologie digitali per sostenere ambiziosi piani di espansione, sulla base degli insegnamenti tratti dalla pandemia: i risultati dell’indagine annuale condotta da Equinix coinvolgendo i decision maker del settore tecnologico, suggeriscono che la trasformazione digitale è nell’agenda dei leader in tutti i settori e in tutte le aree geografiche.
Nonostante le preoccupazioni per una potenziale imminente recessione e i discorsi del World Economic Forum di Davos sulla fine della globalizzazione, le aziende sembrano rimanere ottimiste sui propri piani di ulteriore espansione globale.
Tra i decision maker italiani del settore tecnologico intervistati nell’ambito dell’Equinix 2022 Global Tech Trends Survey, il 57% ha dichiarato che la propria azienda sta pianificando un’espansione nei prossimi 12 mesi, in una nuova città (21%), in un nuovo Paese (29%) o in una nuova regione (21%).
Le aziende italiane hanno individuato una serie di fattori potenzialmente limitanti per la crescita globale, e le sfide della supply chain sono state evidenziate come un particolare elemento di preoccupazione. Il 54% ha dichiarato che la propria azienda è afflitta da problemi e carenze della supply chain a livello globale, mentre il 56% ha indicato la carenza di microchip a livello mondiale come una minaccia per la propria attività.
Queste continue sfide della supply chain sembrano spingere verso una maggiore virtualizzazione e verso significativi investimenti programmati in infrastrutture digitali per sostenere le aspirazioni di crescita.
Quasi la metà (49%) degli intervistati in Italia ha dichiarato di voler agevolare i piani di espansione globale implementando virtualmente il cloud, mentre il 32% lo farà utilizzando una soluzione bare metal.
Nel frattempo, il 35% ha dichiarato di prevedere un incremento della spesa per le soluzioni di colocation carrier-neutral per facilitare l’aumento previsto delle implementazioni digitali, mentre un numero ancora maggiore (48%) ha dichiarato di voler aumentare gli investimenti nei servizi di interconnessione per progredire nella trasformazione digitale e aumentare la resilienza.
La pandemia continua ad avere un impatto significativo anche sulle strategie digitali delle aziende. Quasi la metà dei responsabili It in Italia (48%) dichiara di aver accelerato l’evoluzione digitale della propria azienda a causa della Covid-19.
In effetti, il 44% conferma che i budget It sono aumentati come conseguenza diretta della pandemia, il che dimostra la necessità, ormai ampiamente riconosciuta, di una solida infrastruttura digitale in grado di adattarsi rapidamente all’evoluzione delle esigenze aziendali. Inoltre, la maggior parte degli intervistati (59%) ritiene che i cambiamenti tecnologici e gli investimenti effettuati durante la pandemia siano destinati a rimanere.
Secondo Karl Strohmeyer, Chief Customer Officer di Equinix: “Negli ultimi anni, una grande espansione globale poteva essere considerata troppo rischiosa o troppo dipendente dagli investimenti in infrastrutture fisiche. Ora le cose sono cambiate. La pandemia ha accelerato la crescita e l’innovazione: oltre la metà degli intervistati ha dichiarato che la Covid-19 ha favorito l’evoluzione digitale della propria azienda.
Ci sono enormi opportunità per le aziende di espandersi con successo in nuovi mercati e raggiungere nuovi clienti. Utilizzando i nuovi modelli digitali, le aziende possono entrare in nuovi mercati a costi relativamente bassi e senza sacrificare la propria struttura. L’indagine rivela che i leader digitali ritengono di poter favorire un’ambiziosa espansione delle imprese in tutti i cicli economici e che la presenza di una solida infrastruttura digitale e l’accesso a un pool di tecnologie avanzate in rapido miglioramento costituiscono un fattore di fiducia”.
Tuttavia – afferma Equinix –, permangono notevoli preoccupazioni in merito alla sicurezza informatica. Garantire che le espansioni siano supportate da modelli digitali resilienti è fondamentale per il business, soprattutto in un periodo di crescente volatilità e di minacce globali emergenti.
Nell’ambito delle proprie strategie digital-first, l’85% degli intervistati in Italia ha confermato che una delle priorità principali è il miglioramento della cybersecurity. L’82% ha dichiarato che la conformità alle normative locali sui dati è fondamentale, mentre l’83% ha sottolineato la necessità di rendere la propria azienda a prova di futuro. Secondo gli specialisti It, le minacce più temute sono le falle nella sicurezza e la perdita di dati (71%) e gli attacchi informatici (68%).
Rick Villars, Group Vice President for Worldwide Research di IDC osserva: “Nonostante le aziende stiano affrontando gli effetti negativi derivanti dall’inflazione, dalle sfide della supply chain e dalla mancanza di competenze che si sono manifestati nella prima metà del 2022, IDC continua a sentire dire ai leader It che l’accesso tempestivo ed esteso a tecnologie innovative, interconnettività e risorse SaaS intelligenti è fondamentale.
Aziende come Equinix, che sono in grado di accelerare l’accesso alle strutture e alle opzioni di connettività necessarie, consentendo al contempo un uso più efficace dei servizi ibridi e multicloud, svolgeranno un ruolo fondamentale nell’aiutare i team It a prendere decisioni sostenibili sugli investimenti tecnologici e a sfruttare appieno le infrastrutture SaaS e digitali”.
L’indagine di Equinix ha inoltre rivelato che in Italia:
- L’esperienza dei clienti e dei dipendenti è prioritaria. Riconoscendo che l’adozione del digitale ha un impatto sugli utenti finali, l’84% dei responsabili It ha dichiarato che il miglioramento dell’esperienza dei clienti è una priorità. L’83% delle aziende ha inoltre riconosciuto che il miglioramento dell’esperienza dei dipendenti sia fondamentale per il loro percorso di trasformazione e per la fidelizzazione dei talenti.
- La migrazione al cloud continua. I leader It intervistati in Italia hanno dichiarato di avere in programma il trasferimento di un maggior numero di funzioni aziendali nel cloud, tra cui database (63%), sicurezza (51%) e IaaS (49%).
- Domina il cloud ibrido. I modelli di cloud ibrido sono stati l’approccio preferito dal 56% degli intervistati, ma il 42% dei leader digitali si affida ancora a un unico fornitore di cloud o a nessuno. L’interconnessione può essere d’aiuto in questo caso, con il 29% degli intervistati che ritiene che aumenti la flessibilità della connettività e il 20% che dichiara di utilizzarla per abilitare il multicloud ibrido.
- Investire nell’innovazione. Il 54% degli intervistati ha dichiarato che sta passando a un modello “everything as a service” (XaaS), citando tra i motivi principali di questa scelta la semplificazione dell’infrastruttura It (74%), la flessibilità (57%) e la riduzione dei costi (56%).