Per Expo 2015 Telecom Italia ha implementato il Progetto della Digital Smart City, costituita da un insieme di diverse piattaforme tecnologiche, dalle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili alle infrastrutture IT.
“Si parla – racconta Andrea Costa, responsabile Progetto Expo 2015 per la società – di oltre 300 km di fibra posata, di circa 50 antenne macro, micro e ripetitori, oltre alle infrastrutture IT del Cloud Computing, vale a dire 450 server e oltre 100 Terabyte di storage, attraverso le quali abbiamo gestito le principali interfacce digitali di Expo: il sito web, il captive portal del wifi, gli oltre 100 touchpoint digitali, la vetrina www.extended.expo2015.org nella quale erano rappresentate più di 600 aziende e istituzioni”.
Non solo. In capo all’organizzazione di Telecom Italia ci sono stati anche la realizzazione e la gestione della Centrale di Comando e Controllo (EC3), il cervello operativo di Expo, e il monitoraggio della sicurezza ICT del sito espositivo.
Un progetto “poderoso” che, come racconta Costa, “ha impegnato per oltre 4 anni le migliori risorse dell’azienda: un team di 500 persone”.
Nello sviluppo della Digital Smart City, Telecom Italia ha utilizzato tecnologie d ultima generazione, dunque fibra FTTH per le reti fisse e 4G per quelle mobili, mentre proprio durante i sei mesi di svolgimento della manifestazione è stata sperimentata anche la tecnologia LTE broadcast per la gestione in diretta e in differita dei contenuti video in mobilità.
I numeri, in questo caso, sono più che mai importanti: sulla rete mobile della Smart City Expo nei sei mesi della manifestazione sono transitati oltre 110 TB di dati di cui più del 70% su rete 4G, più di 11 milioni di chiamate dai clienti TIM, e poi più di 5 milioni di sessioni WiFi sul Captive Portal Expo gestito da TIM, circa 700 TB di dati generati sull’intera rete Internet realizzata ad hoc, quasi 200 TB a supporto della rete WiFi con picchi di oltre 20.000 utenti contemporanei.
Per quanto riguarda i servizi cloud, sono stati gestiti più di 90 servizi applicativi critici e sempre il cloud sono stati transati 21 milioni di biglietti.
60 milioni sono state le visite sui siti web della Digital Expo per un totale di oltre 250 milioni di visualizzazioni e più di 7,5 milioni le interazioni sui totem multimediali installati sul sito di Expo.
Infine, la centrale di Controllo e Comando (EC3) ha ospitato 100 tipologie di servizi operativi, tecnologici, logistici e di pubblica sicurezza, con tempi di risposta entro le due ore per oltre il 96% delle segnalazioni.
“In sei mesi sono stati gestiti più di 70.000 eventi”, conclude Costa.
Telecom Italia non ha certamente fatto tutto da sola e il progetto Expo 2015 è il perfetto esempio di cosa significhi creare un framework di collaborazione.
“Abbiamo lavorato con tutti i partner tecnologici di Expo, Cisco, Samsung , Selex, Accenture e Came, e con Ericsson che oltre ad essere partner per tutti i servizi della rete mobile, ha realizzato con noi i servizi sperimentali relativi alla tecnologia LTE broadcast”.
Come nel caso di Cisco, già interpellata da www.01net.it su questo tema, anche per Telecom Italia questo progetto nasce “con un solido business plan, al quale abbiamo associato le misurazioni delle performance commerciali relativamente ai partecipanti e ai visitatori e i relativi economics. Siamo stati inoltre rivenditori dei biglietti Expo e abbiamo aggiunto ai nostri KPI la misura dei volumi di biglietti rivenduti”.
C’è comunque soddisfazione, a partire dal ritorno di immagine.
“Expo è stato un evento nel quale la tecnologia ha avuto un ruolo a volte silente ma decisivo per assicurare una “visitor experience” di qualità. Il ritorno di immagine è stato importante anche verso i partecipanti, sia i Paesi sia le imprese, che hanno preso parte alla manifestazione, ai quali abbiamo dimostrato il primato tecnologico della nostra azienda. L’associazione del logo dell’Evento a molte delle nostre offerte innovative per i visitatori, penso ad esempio al tablet sharing TIM2GO e alle offerte dei negozi consumer, ha reso riconoscibile il nostro ruolo come Official Global Sponsor di Expo”.
Senza citare numeri, Costa parla di un ritorno economico positivo ma soprattutto, come gli altri partner della manifestazione, pone l’accento sulla “replicabilità della Digital Smart City in Italia e anche all’estero”.
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