Se la prima giornata di F8, l’evento annuale dedicato alla community degli sviluppatori Facebook, è servita a dare uno sguardo ai progetti di rilascio immediato o prossimo futuro, la seconda ha fatto luce sui progetti di più ampio respiro, ma ben presenti nella roadmap decennale presentata nel keynote inaugurale dallo stesso Mark Zuckerberg.
Connettività per le zone rurali e quelle altamente popolate
Al centro delle presentazioni, ad esempio, le attività del Connectivity Lab, la struttura che lavora allo sviluppo di nuove tecnologie per offrire connettività là dove non c’è e migliorare la copertura nelle aree dove non è sufficiente.
Le novità in questo ambito riguardano due nuovi sistemi terrestri :Terragraph, un sistema wireless destinato alle aree urbane ad alta densità abitativa, e Aries, un proof-of-concept per garantire connettività ad ampio spettro di copertura nelle aree rurali.
Lo sviluppo di queste soluzioni parte dalla considerazione che spesso la volontà di garantire una connessione ad alta velocità a tutti si scontra con i costi eccessivamente elevati sia della posa della fibra, sia di ogni altra soluzione che preveda spettro maggiore o maggiore densità di base station.
Terragraph, dunque, è un sistema wireless multinodo a 60 GHz che utilizza componenti commerciali e che si appoggia al cloud per le attività di data processing intensivo. Il sistema progettato da Facebook consiste di stazioni radio in standard WiGig decisamente meno costose rispetto alle installazioni tradizionali. A causa della bassa portata del segnala e a 60 GHz, vanno posizionate a distanza di 200-250 metri l’una dall’altra e sono dunque adatte alla copertura a livello di strada.
Diverso è il progetto Aries: qui si parla di una base station con 96 antenne, in grado di supportare 24 stream contemporanei sullo stesso spettro.
Terragraph è al momento in fase di testing nel quartier generale di Facebook a Menlo Park ed è in previsione un trial più esteso a San Jose.
Aries è attualmente in fase di studio.
L’intelligenza Artificiale e la realtà virtuale
Sul palco sono saliti anche i responsabili dell’Applied Machine Learning team, che hanno presentato il backbone di intelligenza artificiale che di fatto è alla base di tutte le nuove esperienze che Facebook ha sviluppato e sta sviluppando per i suoi utenti. Si parla di traduzioni automatiche da un all’altra lingua, ma anche di comprensione delle immagini che ne consente la ricerca e la classificazione non in base ai tg ma in base ai contesti.
Il passo successivo è la realtà virtuale e le sue applicazioni in ambito social. Non a caso lo sviluppo è in capo al Social VR team, che sta esplorando nuove modalità di connessione e condivisione tra le persone utilizzando sia gli strumenti esistenti di realtà virtuale, sia le prospettive future soprattutto nell’ambito dell’interazione con gli ambienti.
Lo sviluppo di App
Un ulteriore spazio è stato infine dedicato a React Native, il framework per lo sviluppo di App native utilizzando la library Javascript React.
Oltre a ripercorrere i rilasci avvenuti nel corso dell’ultimo anno, da React Native for Windows a React Native for Tizen fino al Facebook SDK for React Native, che facilita l’integrazione di funzionalità social nelle applicazioni (Login, Sharing, App Analytics, Graph APIs), Facebook ha ribadito la sua intenzione di rilasciare molti progetti alla community open source. Qui tutte le informazioni