Gli asset della società israeliana acquisiti per una cifra compresa tra i 55 e i 60 milioni di dollari. Di Face.com si erano occupati gli organi regolatori per dubbi su possibili violazioni della privacy.
E’ un nuovo investimento, compreso tra i 55 e i 60 milioni di dollari, quello annunciato da Facebook.
Un investimento in tecnologia che porta tra i suoi asset la struttura e soprattutto il patrimonio intellettuale di Face.com, startup israeliana che ha sviluppato il sistema di rinoscimento facciale alla base dei meccanismi che consentono di identificare e taggare i soggetti ritratti nelle fotografie pubblicate sul social network.
L’acquisizione era nell’aria, tanto che la scorsa settimana si parlava di una transazione il cui valore si sarebbe collocato tra gli 80 e i 100 milioni di dollari.
Face.com è attiva dal 2009, anno in cui ha rilasciato il suo primo prodotto.
Ha uno staff di 11 persone e il suo software può essere utrilizzato sia come soluzione standalone, che gli utenti possono utilizzare per identificare se stessi e i loro amici sul social network, sia integrata, come accaduto per l’appunto con Facebook, nel servizio.
Va detto che proprio la tecnologia di Face.com è stata oggetta di lamentele e severe analisi da parte degli organi regolatori statunitensi ed europei, preoccupati delle possibili violazioni alla privacy connesse con il riconoscimento facciale.
Proprio a fronte delle riserve sollevate dagli organi regolatori, Facebook aveva introdotto una possibilità di opt out per gli utenti, che possono, utilizzando gli strumenti di impostazione della privacy, decidere di non utilizzare il tagging automatico delle fotografie.