Cinquanta miliardi di dollari è il valore sul quale Goldman ha acquistato una grossa quota. Fatturato 2009 a 777 milioni, forse triplicati nel 2010.
Secondo il New York Times, Goldman Sachs ha investito in Facebook 450 milioni di dollari[http://www.bloomberg.com/news/2011-01-03/facebook-raises-500-million-from-goldman-russian-investor-nyt-reports.html], e altri 50 milioni sono arrivati dall’azionista Digital Sky Technologies.
L’investimento avrebbe preso come valore di riferimento i 50 miliardi di dollari recentemente attestati al mercato secondario statunitense[http://techcrunch.com/2010/11/29/facebook-now-worth-50-billion-in-secondary-trading/], circa un quarto di Google e Microsoft e più del colosso Time Warner[http://www.facebook.com/notes/on-the-ground-news-reports/confirmed-goldman-sachs-invests-in-facebook-at-50-billion-valuation-nytimes/167555656620997].
La Sec richiede l’Ipo alle aziende con oltre 499 investitori, ma Goldman potrebbe fungere da intermediario, lavorando come grossista e rivendendo al dettaglio delle quote del social network. In questo modo si potrebbero vendere azioni senza essere obbligati alla quotazione nel 2011, ma magari allungandosi al 2012 in modo da dare più tempo per eventuali manovre.
Presentando la convenienza dell’investimento, Goldman presenterebbe ai possibili clienti dei report finanziari sui quali il Wall Street Journal riporta informazioni confidenziali: sarebbero espliciti i risultati del 2009, con fatturato 777 milioni di dollari, utile 200 milioni. I dati del 2010 non vengono citati, ma gli analisti ritengono che grazie alla pubblicità il fatturato potrebbe essere triplicato, raggiungendo i 2 miliardi di dollari.
