In italia hanno preso piede alleanze tra le imprese che vanno al di là dei “vecchi” distretti: secondo l’Aip sono 91 di cui 27 in Lombardia. Promuovono innovazione, sviluppo, cultura
La capacità delle imprese di “fare rete”, cioè il coordinarsi in vario modo per raggiungere una determinata finalità, può avere in questo momento non solo un’importanza strategica a lungo termine ma anche tattica per l’immediato: l’unione, di fatto, può servire alle imprese per diventare più solide e riuscire a fronteggiare la crisi.
Potrebbero dunque risultare più forti quelle realtà censite nella recente ricerca “Reti di impresa oltre i distretti”, realizzata dall’Aip (Associazione italiana della produzione ) in collaborazione con la Camera di commercio di Milano. Novanta i casi di network mappati a livello nazionale (ma potrebbero essere di più), che vanno oltre il “vecchio” concetto di distretto e nei quali rientrano non solo imprese ma anche istituzioni pubbliche, associazioni e fondazioni. Sono suddivisi in nove tipologie definite nello studio con queste denominazioni: reti baricentriche; reti orizzontali di condivisione; reti professionali; reti associative; reti distrettuali estese; reti territoriali; reti per l’innovazione; reti epistemiche e culturali; reti generatrici di eventi.
Le categorie
Se per alcune definizioni risulta immediata la comprensione del perimetro, per altre può essere utile fornire qualche caso concreto. L’Associazione Strada del vino Franciacorta, per esempio, è una rete di tipo epistemico e culturale che promuove il turismo legato all’eno-gastronomia, mentre il Consorzio MicroMega, definita come una rete territoriale, si occupa di ricerca, innovazione e formazione nell’area della Bassa Bresciana. Fa parte delle reti generatrici di eventi, invece, il Ministero della grafica che promuove eventi culturali nel campo del design, mentre Xing è un tipo di rete professionale (vi partecipano liberi professionisti) che ha come scopo la comunicazione.
Le reti italiane e lombarde
A livello nazionale, secondo la ricerca dell’Aip predominano le reti territoriali con 16 casi (17,6% sul totale) seguite da quelle per l’innovazione (15) e dalle reti culturali (14).
In Lombardia vi sono ben 27 delle 91 reti censite, che raggruppano circa 500 soggetti. Prevalgono quelle territoriali e distrettuali estese, che insieme valgono il 33,3% del totale regionale, seguite dalle reti di innovazione basate sullo sviluppo di nuove tecnologie di prodotto e/o di processo (7 casi, il 25,9%) e da quelle impegnate in progetti culturali di ampia portata (6 casi). I settori che in Lombardia aggregano di più sono quello tecnologico (5 reti), la cultura (4), seguiti da design, servizi/trasporti e tessile.