Fine delle Beta di Google

Via il tag “beta” da tutte le Apps. Una strategia di comunicazione, per meglio indirizzare il mercato delle imprese.

Se l’obiettivo è raggiungere il mondo delle imprese, allora bisogna uscire dalle beta.
E’ questo, in sintesi estrema, il senso della decisione annunciata nella giornata di ieri da Google.

Dopo lunghi periodi, per GMail si parla di cinque anni ormai, in cui il lancio dei suoi prodotti è sempre stato accompagnanto da quel tag “beta” ben visibile accanto al logo, è arrivato il monento di voltare pagina.

Da ieri, Gmail, Google Calendar, Google Docs e Google Talk, vale a dire tutto il bouquet di applicazioni che compongono le Google Apps, sia nelle versioni per utente singolo sia nelle versioni per il mondo delle imprese, perdono il tag “beta”, assumendo dunque, per lo meno da un punto di vista comunicazionale, un aspetto più definitivo.

La decisione, come si spiega in un post sul blog ufficiale della società, è stata presa proprio sulla scorta di una riflessione sulla percezione della qualifica stessa di “beta version”.
Per Google e per i suoi sviluppatori “beta” altro non significa che “work in progress”, che ben si adatta alla dinamicità dei suoi programmi ai quali vengono aggiunte con regolarità nuove funzioni.
Per il mondo delle imprese, tuttavia, non è facile pensare al deployment di una soluzione “beta”, laddove beta ha tutta la valenza della “versione di prova”.

Meglio dunque rimuovere il tag, senza per questo, promettono in Google, cessare il rilascio di nuove funzioni.

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