Un osservatorio francese analizza la penetrazione del browser sui singoli mercati europei. Finlandia, Germania e Ungheria mostrano i tassi maggiori di adozione.
Attento il monitoraggio delle fortune di Firefox su tutti i mercati
meondiali.
Anche l’Europa segue da vicino il fenomeno, che mostra andamenti
non dissimili rispetto agli Stati Uniti, se pure con picchi meno
evidenti.
Secondo gli ultimi dati rilasciati dalla società di analisi
metriche francese XiTi, nel mese di maggio Firefox ha raggiunto una share parti
al 14,08%, contro il 13,31% di aprile e l’11,6% di marzo.
Finlandia, Germania
e Ungheria guidano le classifiche con tassi di penetrazione
rispettivamente del del 30, del 24 e del 22%.
Un po’ soprendente la
Finlandia, mentre l’accettazione da parte del mercato tedesco non è una novità,
vista la particolare attenzione che da sempre le tematiche open source
hanno nel Paese.
Naturalmente, già da un paio di mesi le società di
analisi mettono in guardia e avvertono che i tassi incrementali fin qui
registrati non possono durare ancora a lungo.
Da un lato per evidenti ragioni
numeriche (facile mettere a segno crescite a due cifre quando si è all’inizio
del percorso), dall’altro perchè le vulnerabilità dichiarate qualche settimana
fa hanno in qualche modo messo in predicato la fama di Firefox come sistema più
sicuro rispetto a Explorer.
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