Il distributore partenopeo si appresta ad affrontare le difficoltà del 2009 concentrandosi sulla propria zona geograficacon un listino più focalizzato
Focelda è distributore It classico che copre il Centro-Sud d’Italia, da Roma alla Sicilia con una rete di 4 cash&carry e 25 rivenditori in franchising all’80%, visto che si riforniscono da Focelda per l’80% del loro volume d’affari.
«Il Centro-Sud è il nostro territorio tradizionale, che presidiamo da 25 anni – dichiara l’amministratore unico Michele Palmese -. Con i nostri clienti abbiamo stabilito un rapporto molto personale tanto che non pochi di essi si approvvigionano da noi per il 90% dei loro acquisti di informatica. Sono clienti che apprezzano un rapporto basato non sul web ma su una stretta di mano, la disponibilità immediata dei nostri prodotti e le nostre facilitazioni di pagamento. È grazie a loro che anche in questo anno difficile siamo riusciti a crescere fino a raggiungere i 34 milioni di euro di fatturato, nonostante che i prezzi dei nostri prodotti siano calati: per fare un esempio il prezzo medio di un notebook, uno dei prodotti che vendiamo di più, è passato da 550 euro a 380. Comunque ne abbiamo venduti 25.000».
Il 2009 si profila ancora più difficile: quali mosse ha in programma Focelda per contrastare la congiuntura sfavorevole?
«Abbiamo tante idee – risponde Palmese -. Tanto per cominciare, ci lanceremo nelle gare per la Pubblica Amministrazione. Fino ad oggi non vi abbiamo mai partecipare per non correre il rischio di essere in concorrenza con i nostri clienti. Ma nelle gare della Pubblica Amministrazione abbiamo verificato che i nostri clienti non riescono mai ad essere presenti per le loro ridotte capacità di sostenere una grande offerta. Poi punteremo ad incrementare gli affari con una particolare categoria di clienti, quelli che offrono materiale It sul Web. Già oggi siamo i fornitori di alcuni nomi di e-commerce ben noti. Un’altra tendenza del 2009 sarà l’attenzione per il mercato consumer: pochi giorni fa abbiamo ampliato la nostra partnership con Toshiba includendo l’offerta dei televisori Lcd e dei registratori/lettori Dvd».
Questo sarà sufficiente a garantirvi un anno in crescita?
«Se il 2009 sarà un anno in crescita oppure no lo sapremo solo dopo i primi mesi – commenta Palmese -. Noi comunque, se posso citare un nostro motto, intendiamo creare sinergie per sviluppare energie. Poi ci prepariamo a fare alcuni sacrifici, come ad esempio chiudendo qualche filiale e concentrandoci su Napoli e Roma dove comunque apriremo un altro cash&carry. Stiamo pensando anche di ridurre il numero di articoli trattati. Tutte queste misure dovrebbero essere sufficienti per garantirci almeno un anno flat anche perché i rapporti con i vendor sono ottimi, visto che noi siamo tra i pochissimi distributori ad offrire valore nel nostro territorio».