L’arrivo di Primo Bonacina coincide con un maggior impegno del distributore per allargare il listino prodotti
Ibm, Compaq e Hp sono sempre i marchi forti di riferimento di Magirus. Ma uno dei compiti di Primo Bonacina, da pochi giorni nuovo general manager, sarà quello di indagare nuove collaborazioni con vendor che già fanno parte del gruppo, ma che magari non hanno ancora “valore contrattuale” in Italia.
L’area software sarà altamente “indagata” dal manager. Al momento, infatti, in termini applicativi Magirus “ha un presidio decoroso, ma minimale”. L’offerta Tivoli è gestita dalla business unit Ibm, così come il mondo “aperto” di Hp Openview è offerto dal team Hp.Tra i marchi papabili c’è Computer Associates e Lotus, ma potrebbe muoversi qualcosa anche in area Oracle. Va da sé che l’introduzione con forza di nuove aree di specializzazione porterà con se una riorganizzazione in business unit. Con l’arrivo del nuovo manager Magirus Italia si appresta a vivere una nuova fase di investimento e di razionalizzazione del rapporto con i propri partner. E’ prevista una sorta di classificazione sul genere silver, golden e platinum che identificherà i Var più “affezionati” che la momento sono una trentina, ma che nei piani di Bonacina dovrebbero lievitare a 100.
Intanto, il manager precisa “Magirus a livello mondiale è una realtà solida. A breve riusciremo a raggiungere il break even anche in Italia”. In Italia, la filiale è attiva del 1997 ed era fino alla fine del 2001 guidata da Nicola Moretto.