La realtà aumentata in un calendario. L’ha portata Forge Reply in collaborazione con Daikin, multinazionale giapponese specializzata nei sistemi di climatizzazione, con la quale ha sviluppato Daikin Year App, un calendario, per l’appunto, con il quale Daikin promuove una forma di interazione continua con i propri utenti lungo tutto l’arco dell’anno.
Il connubio di calendario fisico e App digitale offre agli utenti contenuti informativi e multimediali che si rendono disponibili nel corso dell’anno, in concomitanza con l’inizio di un nuovo mese.
Daikin Year App è una applicazione di realtà aumentata ed è un esempio concreto delle attività svolte nell’ambito di Forge Reply.
Un approccio di filiera
“È una delle società che all’interno del Gruppo Reply si occupa di gaming e di tecnologie per il gaming”, spiega Filippo Rizzante, CTO di Reply, che così continua: “Siamo partiti tra il 2010 e il 2011 a studiare come applicare le tecniche di gaming nel business, in un’ottica di gamification. In realtà il nostro approccio è stato di filiera, analizzandone tutte le componenti, dagli owner agli studi, arrivando ai distributori e ai rivenditori”.
Un mondo, quello del gaming, profondamente trasformato dall’avvento del digitale, nel quale il retail fisico è riuscito a restare in campo solo laddove al gaming ha affiancato il giocattolo.
L’obiettivo di Reply, in quella fase, era costituire un gruppo di lavoro con forti competenze nel mondo game consumer. “Abbiamo cercato talenti sul mercato, analizzando in particolare le sessanta aziende che in Italia operano in questo mondo, e ci siamo resi conto che il vero valore è negli studi dove si sviluppano i giochi. Tutte realtà molto piccole, va detto, perché non si può non sottolineare come in Italia manchi una reale comprensione dell’importanza di creare fabbriche di sviluppo, come avviene in altri Paesi”.
Oggi Forge Reply conta su una struttura di una sessantina di persone tra dipendenti e collaboratori e annovera al proprio interno quel variegato bouquet di figure professionali che ruotano intorno al gaming, dai concept artist ai character designer.
Dal B2C al B2B
“Forge Reply – prosegue Rizzante – è l’unica realtà all’interno dell’universo Reply a muoversi in un contesto B2C. Abbiamo sviluppato nostri titoli, ad esempio Lone Wolf, ispirato ai libri di Joe Dever, per il quale già si contano 3 milioni di download. Saremo presenti anche al Gamescom, con l’obiettivo di dare nuovi mercati ai nostri giochi”.
E poi c’è l’anima B2B di Forge Reply, quella che guarda al mondo delle imprese, per applicare le dinamiche di gioco ad obiettivi di business. “In questo caso noi cerchiamo di introdurre nella gamification un effetto -fun- che stimoli gli utenti”.
Affidare questo compito a chi si occupa di giochi è condizione imprescindibile per Rizzante, dal momento che chi sviluppa giochi non “vede mai l’utente nel suo ruolo professionale, ma solo nella veste di giocatore ed è dunque al giocatore che si rivolge”.
Tra le competenze chiave all’interno di Forge Reply ci sono gli specialisti 3D, figure che secondo Rizzante si occupano di uno degli aspetti di maggiore complessità.
“Nel Cad il 3D è legato alla matematica, ma la sua complessità è nulla rispetto a quanto ci si aspetta dal mondo dei videogiochi, dove si arriva al fotorealismo”.
Le loro capacità sono indispensabili quando si parla di immersive o augmented reality, tecnologie che trovano utilizzo sempre più frequente in attività di ingaggio sui consumatori.
Una cinquantina di esperienze già in campo
Nel suo portafoglio Forge Reply conta oggi già una cinquantina di esperienze già realizzate che impattano sui processi di vendita, produzione e design.
Daikin, di cui abbiamo fatto cenno all’inizio di questo servizio, è una di queste e il calendario non è la prima applicazione realizzata.
Una precedente realizzazione, pensata in particolare per gli addetti alla vendita, consentiva di visualizzare i diversi modelli di condizionatori sulla parete di casa del cliente, così che questi potesse scegliere il modello più adatto all’ambiente e all’arredamento. Una partnership con Alcantara, poi, permetteva la visualizzazione anche delle diverse skin.
Rizzante racconta di utilizzo di tecnologie immersive in ambiti terapeutici o ancora nel mondo retail.
Il limite più concreto a una maggiore diffusione?
La disponibilità di dispositivi che siano realmente indossabili e adatti alla vita di tutti i giorni.