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Forza lavoro mobile in azienda in tre mosse

I giorni in cui i dipendenti devono lavorare dallo stesso posto di lavoro, sempre, stanno ormai svanendo a mano a mano che la rivoluzione mobile cambia la definizione di workspace.

Invece di un luogo fisico, gli uffici diventano virtuali, supportati da una forza lavoro mobile che opera in modo flessibile, dove e quando ha maggiore senso.

Addirittura secondo Strategy Analytics, la forza lavoro mobile globale sarà costituita da 1,87 miliardi di persone nel 2022, rappresentando il 42,5% del totale.

La mobilità costituirà una grande fetta della cultura dell’ufficio in futuro, ed essere in grado di supportare il lavoro in movimento rappresenterà un vantaggio competitivo importante. Questo significa, per aziende di tutte le dimensioni, che è vitale assicurarsi che i dipendenti siano connessi e produttivi anche on the move.

Massimiliano Grippaldi, Regional Sales Manager di Pfu Italia, ci suggerisce tre macro azioni da intraprendere per far diventare definitivamente mobile lil workspace.

Prima mossa: Byod e Cyod senza se e senza ma

Il primo passo per abilitare una forza lavoro mobile è quello di permettere al personale di utilizzare i propri device: telefono, tablet o laptop.

Abbracciare una cultura Byod (bring your own device) e Cyod (choose your own device), in base alla quale i dipendenti scelgono un dispositivo da un numero di opzioni predefinito, aiuta a contenere i costi ma presenta anche delle sfide. L’inclusione di diversi dispositivi mobile in rete è di per sé una sfida.

Le aziende devono essere in grado di gestire una gamma diversificata di device e le piattaforme corrispondenti tra cui Apple iOS, Android e Windows.

Poi, visto che la maggior parte delle applicazioni business gira su Windows, la seconda sfida è quella di rendere disponibili queste applicazioni Windows-based sui dispositivi mobili che i dipendenti scelgono, siano essi Mac, iPad, iPhone, Android o altro.

Infine, c’è la sfida legata alla conformità con normative di sicurezza e dati. Con una forza lavoro mobile, i dati aziendali lasciano l’azienda ogni giorno e quando un dispositivo viene smarrito, lo sono anche le informazioni contenute. Sembrerebbero problemi insormontabili, ma per fortuna possono essere risolti migrando verso il computing basato su cloud.

Seconda mossa: usare il cloud

Il cloud supporta la produttività di una workforce mobile perché offre una piattaforma di accesso ai documenti e alle applicazioni in qualsiasi luogo ci si trovi.

Una soluzione suggerita da Grippaldi è la remote application delivery (RAS) con infrastruttura virtual desktop (VDI).

Ospitando le risorse di lavoro, dalle applicazioni desktop, ai file e le cartelle aziendali, fino alle applicazioni proprietarie, in un repository centrale cloud-based, un’azienda può renderle disponibili in totale sicurezza agli utenti remoti, ovunque ci sia una connessione internet.

Centralizzare la gestione delle applicazioni con una piattaforma di cloud delivery facilita il lavoro degli amministratori IT dato che, con il Byod, è possibile applicare facilmente una rigida separazione tra i dati personali e quelli di business.

Fornendo le applicazioni cloud-based da un luogo centrale è facile per l’IT effettuare il backup degli endpoint, implementare e mantenere la sicurezza, e soddisfare i requisiti di conformità.

Terza mossa: digitalizzare la carta

Tutto bene fino a che si tratta di avvalersi di una forza lavoro mobile per alcune attività, ma cosa succede quando si ha a che fare con documenti cartacei quali per esempio ricevute, contratti, o biglietti da visita?

Nessuno vuole trasferire manualmente testi e statistiche dalla carta al digitale, anche se è facile farlo con un telefono o un tablet.

Per essere realmente mobile, l’informazione deve essere in grado di spostarsi tra il mondo fisico, ossia la carta, e quello digitale. Digitalizzando i documenti cartacei l’informazione contenuta diventa fruibile su un device mobile, un plus notevole per il lavoratore mobile.

Il modo migliore per farlo, per Grippaldi è di avvalersi di uno scanner mobile in grado di bypassare un computer e acquisire direttamente su un device mobile, che sia WiFi enabled, che si connetta con Windows, iOS o Android, leggero – alcuni pesano solo 400g – e con di batteria ricaricabile.

Per Grippaldi i business leader che vogliono potenziare la produttività e ridurre i costi dovrebbero considerare tutte queste tre azioni.

 

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