A pochi mesi dalla scadenza dell’accordo di joint venture, decise le sorti della compagine nippo-germanica. Fujitsu rileva tutte le quote.
Fujitsu Siemens diventa giapponese al 100%. Fujitsu acquisirà infatti la quota di Siemens nella joint venture europea Fujitsu Siemens, con un investimento di circa 450 milioni di euro.
L’operazione, per la quale si attende comunque il nulla osta da parte delle autorità competenti, diverrà effettiva a partire dal prossimo 1° aprile.
Va detto che non si tratta di una vera e propria sorpresa. L’accordo che aveva dato vita alla joint venture nel 1999 ha durata decennale, ed è dunque destinato a chiudersi nel corso del prossimo anno. Già da qualche mese, le due società stanno ragionando sul possibile rinnovo dell’accordo e, evidentemente, sono giunte alla conclusione di chiudere la collaborazione.
Fujitsu Siemens opera in 36 Paesi e ha un organico di 10.500 persone. L’ultimo esercizio fiscale si è chiuso con 6,6 miliardi di euro di fatturato e utili per 105 milioni.
In base ai termini dell’intesa, Fujitsu Siemens continuerà a operare come joint venture fino a che la transazione non sarà conclusa. Nel frattempo, si studierà come integrare le risorse e le capacità di Fsc nel gruppo Fujitsu.
Contestualmente, è stato annunciato che l’attuale Ceo di Fsc, Bernd Bischoff ha dato le dimissioni dall’incarico per motivi personali. Viene sostituito da Kai Flore, attuale chief financial officer.