I modelli di intelligenza artificiale di grandi dimensioni come ChatGPT sono esplosi, sia in termini di visibilità che di popolarità. Finora, limitazioni e “colli di bottiglia” hanno circoscritto l’accesso a questa tecnologia trasformativa alle grandi realtà – come OpenAI, Microsoft, Google e Anthropic –, che dispongono delle risorse necessarie per svilupparla e distribuirla: sparole e opinioni di Mehul Doshi, Head of Business Italy, Chief Datacenter Evangelist di Fujitsu.
Tuttavia, nel 2024 l’IA inizierà a democratizzarsi, diffondendosi anche al di là dei giganti della tecnologia. Le nuove piattaforme daranno vita a un’ondata di innovazione in ambito IA e alla creazione di nuovi posti di lavoro, dalle startup alle piccole e medie imprese, in tutti i settori.
I player più piccoli sono sotto pressione, secondo Fujitsu
La carenza di GPU impedisce a molte aziende di sviluppare nuovi LLM (Modelli linguistici di grandi dimensioni). Incidono anche i costi proibitivi, con importanti investimenti richiesti anche solo per iniziare, che mettono le finanze delle PMI sotto grande pressione. Come Wired ha recentemente riportato, questo crea dei paletti per le startup e le altre realtà innovative di medio e piccole dimensioni, che impattano negativamente sulle finanze e sulle performance di queste realtà – in un contesto in cui anche i giganti faticano a ottenere tutte le risorse necessarie.
Nuove piattaforme per democratizzare l’IA
Tuttavia, nuove e promettenti piattaforme mirano a cambiare questa situazione nel 2024, offrendo strumenti di IA più accessibili a tutti. Servizi come la Fujitsu Kozuchi (code name) – Fujitsu AI Platform consentono di testare e distribuire rapidamente le soluzioni IA più innovative, senza che vi sia la necessità di dotarsi di competenze specializzate o infrastrutture costose. Anche Cohere, ad esempio, ha una piattaforma che consente alle startup di accedere facilmente a modelli linguistici di grandi dimensioni.
Questo approccio può fornire un accesso basato sul cloud a modelli generativi di IA personalizzati per i chatbot, la sintesi di testi o la creazione di contenuti. Gli utenti possono ottenere applicazioni di IA personalizzate e funzionanti in pochi giorni, anziché in mesi.
Liberare il potenziale dell’innovazione
L’accesso più ampio fornito da queste piattaforme – ad esempio, per la formazione dei dipendenti sui nuovi processi – promette di alimentare l’innovazione dell’IA in molti settori. Le aziende di logistica possono utilizzare l’IA generativa per ottimizzare le consegne, i fornitori di servizi sanitari per accelerare la ricerca, i creativi per generare contenuti coinvolgenti e molto altro.
Nel mondo degli anime, ad esempio, Fujitsu ha aiutato il gruppo di intrattenimento Remow a creare un’IA in grado di comprendere le intenzioni di uno scrittore, la sua visione del mondo, e di generare immagini che corrispondono alla palette di colori desiderata e che restituiscono tutte le sfumature desiderate.
Abbiamo collaborato, inoltre, con Mizuho Financial Group per sviluppare un’intelligenza artificiale generativa che controlla i documenti di marketing per assicurarsi che siano tutti conformi alle linee guida del marchio. Vedremo sempre più casi d’uso unici come questi, in grado di liberare appieno il valore aziendale anche per le startup e le PMI, sfruttando l’IA.
Nuovi mestieri raccontati da Fujitsu
In molti sostengono che la diffusione dell’IA e dell’automazione avrò ripercussioni negative sui posti di lavoro, soprattutto nei settori creativi, mentre altri sottolineano le nuove opportunità che si apriranno. La piattaforma di notizie online Semafor ha scritto di recente di come i nuovi sviluppi stiano stimolando una nuova ondata di startup, di investimenti e di posti di lavoro: nuovi mestieri nati per risolvere le sfide dell’IA di oggi e di domani.
McKinsey prevede che l’IA generativa potrebbe aggiungere fino a 4,4 trilioni di dollari all’economia mondiale ogni anno, considerandone solo 63 casi d’uso. Si tratta di una cifra enorme, superiore di oltre il 40%, ad esempio, all’intero PIL del Regno Unito. Gli autori del rapporto ritengono che la stima potrebbe anche raddoppiare se l’IA generativa fosse incorporata nei software, prescindendo dagli specifici casi d’uso.
In ogni settore, i professionisti possono lavorare cooperando con l’IA: ad esempio, gli architetti possono utilizzare la progettazione generativa per creare edifici migliori, pur continuando a dirigere i progetti. Piuttosto che rendere superflue determinate professioni, l’IA può, al contrario, efficientarle, potenziando le capacità umane e cooperando con gli esperti.
Naturalmente, questo a condizione che si possano superare le difficoltà e i paletti che stanno frenando l’innovazione in questo campo. Un’IA democratizzata amplificherà questi effetti in interi nuovi settori.
Le preoccupazioni rimangono
Nonostante le promesse, i problemi etici legati all’IA persisteranno anche in uno scenario in cui questa sia molto più democratizzata. Una disponibilità più ampia, infatti, porta con sé anche una maggior probabilità di usi irresponsabili o distorti.
Piattaforme come Kozuchi nascono per prevenire e affrontare questo pericolo, grazie a tecnologie pensate per sviluppare la fiducia nell’IA offrendo maggior trasparenza, responsabilità e sicurezza, limitando così i pregiudizi che esistono su questa tecnologia. La piattaforma Fujitsu Kozuchi AI è dotata infatti al suo interno dello strumento Fujitsu AI Ethics for Fairness, che testa l’equità dei modelli AI.
Fujitsu ha inoltre lanciato nuove tecnologie per proteggere l’IA conversazionale da malfunzionamenti o attacchi esterni. Queste soluzioni rilevano i dati dannosi, elaborando le informazioni con diversi modelli di IA e valutandone la conformità a livello logico.
La strada da percorrere
Nei prossimi anni, la democratizzazione dell’IA attraverso nuove piattaforme consentirà un tasso d’innovazione sempre più alto, così come la creazione di posti di lavoro altamente qualificati e permetterà un’adozione responsabile di questa tecnologia.
Così come i PC, la telefonia mobile e il cloud hanno avuto importanti effetti sull’economia e ampliato l’accesso alla tecnologia alle masse, le piattaforme di IA possono portare i propri benefici in più settori.
Il passaggio a lungo termine da una tecnologia esclusiva a una universalmente disponibile richiede una ricerca continua e un dialogo aperto, per poterne guidare il progresso in modo responsabile. Solo lavorando insieme potremo creare un futuro incentrato sull’IA e sull’uomo, con una prosperità condivisa.