La società di ricerca e analisi Gartner ha identificato sei trend a cui i responsabili delle risorse umane dovrebbero prestare attenzione e che influenzeranno il modo in cui le organizzazioni sperimentano il futuro del lavoro.
La maggior parte dei responsabili delle risorse umane (chief human resources officers, CHRO), sottolinea Gartner, si concentra su tre temi che incidono sul futuro del lavoro: intelligenza artificiale e automazione, gig economy e una forza lavoro invecchiata e al contempo multigenerazionale. Tuttavia, secondo gli analisti di Gartner, tra queste mancano alcune tendenze chiave del futuro del lavoro, a cui invece bisognerebbe guardare.
Dati dei dipendenti
Il primo di questi trend è l’uso non etico dei dati dei dipendenti. La ricerca di Gartner ha evidenziato che, entro il 2022, il 45% delle grandi organizzazioni identificherà l’uso improprio dei dati dei dipendenti, che potrebbe portare a uno scandalo che a sua volta influirebbe negativamente sul recruitment, sulla fidelizzazione e sulla soddisfazione dei dipendenti.
I Chro, secondo Gartner, dovranno assumere un ruolo di leadership nell’etica dei dati per proteggere sia la funzione “risorse umane” che la loro organizzazione in generale. Le risorse umane devono essere particolarmente vigili per garantire che le informazioni sanitarie o i dati sulle prestazioni, che possono avere un impatto molto significativo sui dipendenti, rimangano privati e siano utilizzati in modo appropriato.
Barriere all’accesso al lavoro
Il secondo trend riguarda l’abbattimento delle barriere all’accesso. Poiché l’intelligenza artificiale e le tecnologie emergenti riducono le barriere all’accesso, evidenzia Gartner, le organizzazioni hanno l’opportunità di affrontare la carenza di talenti aumentando l’accessibilità del proprio lavoro. La ricerca di Gartner prevede che il numero di persone con disabilità nella forza lavoro triplicherà entro il 2023.
Le organizzazioni dovranno dunque controllare, secondo Gartner, che nei loro attuali sistemi di reclutamento e gestione del personale non ci siano barriere all’accesso da parte di candidati e dipendenti con disabilità fisiche e mentali. Oltre alla tecnologia, i leader delle risorse umane dovranno garantire ai manager una formazione nella gestione delle persone con disabilità mentali o emotive.
Automazione manageriale
Il terzo trend per il futuro del lavoro consiste nell’automazione del ruolo di manager. Secondo la ricerca di Gartner, il 69% del tempo di un manager è dedicato ad attività che potrebbero essere sostituite dalla tecnologia esistente. Ad esempio, l’approvazione della nota spese può essere sostituita con sistemi di gestione delle spese e l’in-the-moment coaching può essere sostituito con interventi di chatbot in tempo reale.
I leader delle risorse umane dovranno lavorare con i colleghi dell’It, secondo Gartner, per identificare le migliori opportunità per automatizzare i flussi di lavoro dei manager nella loro organizzazione. Le organizzazioni possono poi decidere di ridurre il numero di manager o di spostare l’attenzione dei manager su attività più strategiche. Le organizzazioni dovranno anche supportare percorsi di carriera che consentano ai dipendenti di estendere il loro grado di responsabilità e influenza senza assumere compiti di management.
Compiti ripetitivi: non si impara più sul campo
Quarto trend: eliminazione del learning on-the-job. Quasi tutte le organizzazioni sfruttano l’on-the-job learning, l’apprendimento sul posto di lavoro, per lo sviluppo delle competenze dei dipendenti, che la ricerca Gartner ha rivelato essere una priorità assoluta per il 73% dei Chro. Tuttavia, entro il 2025, quasi la metà di tutte le opportunità di sviluppo interno scomparirà, man mano che vengono eliminate le opportunità di on-the-job learning basate su compiti altamente ripetitivi.
Le organizzazioni potrebbero dover tornare ai metodi di apprendimento tradizionali, come la formazione in aula dal vivo, per migliorare e formare i dipendenti. Le risorse umane dovranno anche trovare modi alternativi per valutare quando i dipendenti sono pronti per l’avanzamento, senza misurare la loro capacità di completare attività che presto andranno perse per l’automazione.
Trasparenza totale
Il quinto trend è la trasparenza radicale. Il 71% dei dipendenti ritiene che i propri datori di lavoro dovrebbero aumentare la propria trasparenza e l’analisi di Gartner rileva che entro il 2025 la maggior parte delle organizzazioni soddisferà questa richiesta.
I dipendenti spingono per la trasparenza più rapidamente di quanto le organizzazioni possano fornirla e le aziende che sono comunicative sui loro sforzi per spostarsi verso la trasparenza, o sulle ragioni per resistere, avranno più successo nel mantenere i dipendenti. I leader delle risorse umane dovrebbero valutare i potenziali rischi per la reputazione e l’impegno, e pianificare in modo proattivo come affrontarli.
Lavoro a distanza
Infine, il sesto e ultimo trend concerne la domanda crescente di lavoro a distanza. Entro il 2030, sottolinea Gartner, la domanda di lavoro a distanza aumenterà del 30% a causa dell’ingresso nella forza lavoro della Gen Z. Il più recente sondaggio ReimagineHR Employee Survey di Gartner ha rilevato che solo il 56% dei dirigenti consente ai propri dipendenti di lavorare in remoto. Le organizzazioni senza una politica progressiva di telelavoro saranno in svantaggio competitivo per attrarre e trattenere talenti.
Ulteriori informazioni su come le organizzazioni e i leader delle risorse umane possono affrontare queste tendenze sono disponibili sul sito Gartner.