Che la tecnologia non sia una novità per il magazzino è ovvio: l’uso dell’automazione e della robotica sta migliorando l’efficienza ormai da diversi anni, consentendo all’uomo di concentrarsi su compiti che i robot non possono portare a termine.
Sappiamo come l’uso crescente della tecnologia ha migliorato aree come la previsione e la visibilità in tutte le supply chain, consentendo ai centri di distribuzione di comunicare meglio con altre parti della rete e di spostare le scorte in base alle necessità.
Secondo Manhattan Associates è il momento per le aziende di sfruttare gli sviluppi della tecnologia anche nel magazzino, per motivare e incentivare la propria forza lavoro nel momento in cui è più necessario.
Un approccio smart, mobile-first e con gamification verso l’engagement dei dipendenti offre la possibilità di migliorare significativamente la fidelizzazione, ridurre i tempi di formazione e creare una forza lavoro più soddisfatta e produttiva, e questo non può che essere un vantaggio per tutti i soggetti coinvolti.
Con l’esplosione dell’ecommerce gli addetti di qualsiasi magazzino, da quello di Amazon a quello di una tipica media impresa di produzione, si trovano a dover processare un maggior volume di ordini in modo rapido, per soddisfare flusso produttivo, clienti e mantenere alta la reputazione del brand, il tutto tenendosi al sicuro dai rischi da Covid-19
Un team inefficiente, demotivato o poco qualificato penalizza qualsiasi azienda.
Da una valutazione di Manhattan Associates emerge che responsabili di magazzino vogliono lavorare con personale coinvolto, non solo per sfruttare a pieno il potenziale di ogni persona, ma per creare un team produttivo senza attriti, in grado di aiutare l’azienda a raggiungere i suoi obiettivi.
Per raggiungere questo obiettivo, secondo la società di consulenza, è necessaria la revisione delle performance.
E per farlo bisogna andare oltre il tradizionale training dei dipendenti, per unificare le loro mansioni lavorative con riconoscimento dinamico, sfide, feedback e incentivi.
I manager devono riflettere più a fondo su ciò che motiva i loro dipendenti e su come possono aumentare la produttività, notando quali team e individui saranno stimolati dalle sfide e dalle tecniche di gamification nelle loro attività quotidiane.
Per molti responsabili di magazzino, osserva ancora Manhattan Associates, l’impegno dei dipendenti equivale ancora a pubblicare le valutazioni delle performance o le classifiche e a mettere in atto programmi di ricompensa soggettivi.
Ma queste tecniche hanno ormai un impatto limitato a livello motivazionale. Per questo l’uso della tecnologia e della gamification per incrementare engagement e motivazione dei dipendenti può essere la risposta efficace.
Il Byod in magazzino
L’utilizzo di tecnologie obsolete è senza dubbio un metodo che demotiva la forza lavoro; non solo perché crea frustrazione non rispondendo alle esigenze, ma anche perché non permettono la connessione tra colleghi nemmeno all’interno dell’ambiente di lavoro.
I dipendenti si aspettano di poter utilizzare anche sul lavoro la tecnologia a cui si sono abituati nella loro vita personale.
Ciò significa avere accesso istantaneo alle informazioni, utilizzando una tecnologia in grado di connetterli alla gestione e di mostrare le loro prestazioni, con un feedback in tempo reale e di poter utilizzare dispositivi mobile che si collegano senza soluzione di continuità ad altre tecnologie e sistemi all’interno del più ampio contesto di magazzino, dal picking all’imballaggio e allo slotting.
Secondo Manhattan Associates l’integrazione di queste attività quotidiane con tecniche di gamification può aiutare i dipendenti a raggiungere nuovi obiettivi personali di performance, incoraggiandoli e spronandoli a raggiungere il loro massimo potenziale.