Il comparto dei servizi in Europa vale oggi 148 miliardi di dollari ed è destinato a crescere del 6,1% entro il 2005
27 giugno 2002 Nel corso dell’incontro
intitolato “It Services and Sourcing 2002″, tenutosi a Londra nei
giorni scorsi, Gartner ha messo in guardia le aziende europee, perchè sappiano evitare “trappole” e inconvenienti nella stipula di contratti di outsourcing.
Secondo le previsioni della società, il
comparto dei servizi It crescerà nell’anno di soli 2,3
punti percentuali, cosa che rappresenta il livello più basso raggiunto negli ultimi 10 anni. Ma non è tutto. La mancanza di budget da un lato e le crescenti pressioni verso la riduzione dei costi, porta le aziende a cercare di siglare contratti a lungo termine, che sa da un lato rappresentano una garanza di continuità, dall’altro però significano per le aziende fornitrici introiti globalmente inferiori.
Questo atteggiamento ha anche degli aspetti fortemente negativi anche per la parte committente, che, tesa a monetizzare un risparmio sulle esigenze misuratte oggi, rischia domani di trovarsi ingabbiata in contratti poco flessibili e non più rispondenti alle sue esigenze.
Ed è qui che scatta il warning di Gartner: la mancanza di flessibilità non può non concludersi con un aggravio dei costi anche sensibile in un secondo tempo.
Le aziende, sostiene Gartner, devono domandarsi se il “buon affare” siglato nel 2002 o nel 2003 continuerà ad essere tale anche nel 2003 o nel 2004. Molti non lo saranno più, e di questo le aziende devono imparare a tener conto, guardano ai contratti di fornitura in una prospettiva che vada oltre i 18 mesi.
Ma c’è un altro
aspetto che Gartner tiene a sottolineare. E sono i costi nascosti per l’end
user. Attenzione, avvisa la società di ricerca, nel mondo dei servizi It stanno
facendo il loro ingresso da un lato molte società straniere che cercano di
guadagnar terreno in Europa, dall’altro molti hardware e software vendor che
sperimetano nuovi mercati. Occhio al prezzo allora. Se questi sembra
irrealisticamente basso, forse davvero lo è. Ciò significa che le società di
servizi non metteranno a disposizione team di primo livello, ma sub-contractor,
spesso fuori dal mercato.
Quanto ai dati di mercato, la parte del
leone va ai servizi di sviluppo e integrazione
, che valgono 44,4 miliardi di dollari e che se pure in calo del 3,5% nel 2002, da qui al 2005 dovrebbero crescere del 5,7%.
I servizi di It
management valgono 33,7 miliardi di dollari, in crescita del 5,5% anno
su anno e del 7,1% nei prossimi tre anni. Ottime le performance previste per
l’area del business process e del transaction management
: vale 24,4 miliardi di dollari e crescerà del 5,3% anno su anno e del 10,1% nel triennio.
I servizi di tipo tradizonale, ovvero
l’hardware maintenance, pesano per 19,2 miliardi di dollari sul
comparto: quest’anno segneranno una lieve flessione e nel triennio non
cresceranno più dell’1,2%. Il software raggiunge i 10 miliardi
di dollari, ma crescerà del 4,5% nell’anno e del 6,3% nel triennio, mentre la
consulenza, con 12,3 miliardi di dollari, subirà una lieve
flessione nell’anno in corso per crescere del 5,1% entro il 2005. Infine il
comparto education
, vale oggi 3,8 miliardi di daollri e crescerà del 3,4% entro il 2005.
Complessivamente, il mercato europeo dei
servizi vale 148 miliardi di dollari, crescerà nell’anno del 2,3% ed entro il
2005 del 6,1%.