Secondo la società di analisi e ricerca, la nuova politica di Microsoft sulle licenze nasconde qualche insidia per utenti e partner di canale
La nuova politica sulle licenze con scadenza annuale proposta da Microsoft sembra piacere a Wall Street, ma non agli utenti e ai channel partner sul lungo periodo. Secondo gli osservatori statunitensi, il nuovo modello è un primo step verso la direzione, corretta, del software come servizio e quindi verso la modalità Asp, ma nasconderebbe alcuni trabocchetti, in quanto forzerebbe gli utenti a effettuare gli upgrade in anticipo rispetto alle proprie esigenze per poter mantenere sotto controllo i costi.
Secondo Gartner Group, infatti, la nuova politica di licensing adottata da Microsoft potrebbe far salire in maniera astronomica il prezzo dei software per gli utenti che volessero fare l’aggiornamento ogni quattro anni o con un intervallo di tempo ancora maggiore. Insomma, secondo Gartner il nuovo modello della casa di Redmond semplificherà sì le sigle e le modalità di utilizzo dei propri software, ma significherà anche prezzi più elevati. Da un altro punto di vista, ammette Gartner, un utente abituato per esempio ad aggiornare i programmi Microsoft nell’arco di tre anni, potrebbe risparmiare qualcosa col nuovo modello.