Gartner: «I media prendano esempio dal Web 2.0»

Utenti dei social network in aumento in tutto l’Occidente.

Sempre più persone dedicano parte del proprio tempo agli strumenti di social networking. Lo rivela una ricerca Gartner, secondo cui anche i media tradizionali dovrebbero cominciare a preoccuparsi seriamente delle conseguenze di questo fenomeno.

Secondo Adam Daum, research vice president di Gartner, la percentuale di utenti Internet dei paesi occidentali che utilizza questi strumenti (noti anche come Consumer Generated Media) almeno una volta al mese oscilla tra il 46 e l’83%. La forchetta è così ampia perché la sensibilità verso il Web 2.0 varia molto a seconda di diversi fattori: i teen ager, ovviamente, tendono a dedicarci più tempo e, in Paesi come Francia e Gran Bretagna, la percentuale di utenza è decisamente più elevata rispetto agli Stati Uniti.

La novità che emerge dalla ricerca è che, per una parte consistente del campione, i Consumer Generated Media rappresentano degli strumenti di informazione validi quanto i media tradizionali. L’analisi di Gartner è che questo nuovo elemento dovrebbe spingere i broadcast a rivedere profondamente la propria classica impostazione editoriale: l’utente non deve essere più considerato come un bersaglio passivo dei media ma piuttosto, come insegna il Web 2.0, come un soggetto attivo, capace di proporre contenuti propri e originali.

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