Dalla società di ricerca americana arriva un monito: decidere di passare da Windows Xp a Windows 7, evitando l’attuale sistema operativo, non è una scelta saggia per le imprese, che rischiano di fronteggiare problemi più gravi di quelli che cercano di evitare.
Sembrava una boutade, ma Gartner, a quanto pare, l’ha presa seriamente in esame. Nei giorni scorsi, mentre si celebrava il primo compleanno di Windows Vista, qualcuno aveva avanzato l’ipotesi che le aziende, ancorate come tuttora sono all’utilizzo di Windows Xp, potessero decidere di passare direttamente al prossimo sistema operativo di casa Microsoft, nome in codice Windows 7.
Non è esattamente quella che si può definire una saggia idea, sostiene in estrema sintesi Gartner.
Chiunque in passato ha cercato di evitare il passaggio a Windows 98, a Windows 2000, a Windows Xp prima o poi ha dovuto fare i conti con problemi di supporto e di compatibilità, fino a trovarsi costretto a migrazioni forzate e financo affrettate. Non c’è alcuna garanzia che un passaggio diretto a Windows 7, o comunque si chiamerà il prossimo sistema operativo, metta al riparo dagli stessi problemi.
Ci sono poi una serie di elementi che è importante non trascurare.
E’ vero, ad esempio, che Microsoft rilascerà patch di sicurezza per Windows Xp almeno fino al 2014, ma non altrettanto faranno gli altri Isv, che non sono tenuti a mantenere i loro prodotti per Windows Xp per lo stesso arco di tempo, né a rilasciarne di nuovi per vecchie piattaforme operative.
Ragionevolmente, sostiene Gartner, gli Isv potrebbero cessare il supporto sui prodotti per Xp nel 2010, senza rilasciare ulteriori novità per il vecchio sistema operativo.
Ma non è tutto.
La roadmap delineata da Microsoft indica in tre anni dopo il rilascio di Vista il lancio del prossimo sistema operativo. Non si tratta però di una data certa e le esperienze vissute con i sistemi operativi precedenti non consentono di escludere a priori un ritardo.
Questo significherebbe un prolungamento della vita dei vecchi pc con Windows Xp, prolungamento che potrebbe forzare le aziende a un rinnovo del parco immediatamente dopo il rilascio del nuovo sistema operativo, magari in un momento in cui la compatibilità di hardware e software non è ancora garantita in toto.
Tutte queste riflessioni, Gartner le propone in modo mirato alle aziende di più grandi dimensioni, vale a dire a tutte quelle realtà che devono affrontare deployment importanti, spesso in ambienti eterogenei. Per loro è arrivato il momento di pensare seriamente all’aggiornamento.