Un mercato che complessivamente sfiorerà il 20% di crescita a fine 2010, ma che rischia di subire i contraccolpi della mancata ripresa in Europa Occidentale e negli Usa.
Secondo gli ultimi dati presentati da Gartner, le vendite di pc in tutto il mondo dovrebbero raggiungere i 367,8 milioni di unità, con una crescita del 19,2% rispetto ai 308,3 milioni di macchine di fine 2009.
Secondo la società di analisi, se è vero che la prima metà dell’anno ha registrato segnali di ripresa, è altrettanto vero che è nel secondo semestre che devono vedersi i segnali di tenuta.
E qualche segnale non proprio incoraggiante si profila all’orizzonte.
Così, per la seconda metà dell’anno, Gartner ha preferito i toni cauti, ridimensionando di circa 2 punti percentuali le previsioni di crescita, oggi attestate al 15,3%.
Preoccupano i segnali economici provenienti dall’Europa Occidentale e dagli Stati Uniti: nei mercati maturi la crescita della domanda di pc da parte del mondo consumer e in qualche misura anche da parte delle imprese sembra più contenuta. I timori, che si registrano lungo tutta la supply chain, sono di un brusco rallentamento della domanda sui mercati maturi. Ne è dimostrazione recente il ridimensionamento al ribasso delle previsioni trimestrali di Intel, proprio a causa di un rischio recessione del quale la società non e non vuole non tener conto.
A controbilanciare queste impressioni non certo positive, intervengono però alcune osservazioni important.
In primo luogo il peso del mercato consumer, che sempre più spesso, e soprattutto nelle economie emergenti, comincia a considerare il pc come una necessità piuttosto che come un lusso e che dunque tende a non rimandare l’acquisto, magari a discapito di altri prodotti del comparto della consumer electron ics.
La seconda osservazione proposta da Gartner riguarda il mondo delle imprese.
Lo scorso anno, molte aziende hanno preferito rimandare i loro investimenti: è arrivato tuttavia il momento nel quale il rinnovo del parco pc è investimento non più procrastinabile ed è dunque chiaro che l’arrivo dell’ondata dei processi di migrazione ai nuove macchine e nuovi ambienti operativi è ormai questione di pochi trimestri.
Quanto alle tipologie di macchine, il boom dei mini-notebook o dei netbook sembra ormai ridimensionato e il loro peso specifico sull’intero comparto è destinato a passare dal 20% raggiunto nel 2009 a un decisamente più modesto 10% nel 2014.
Il loro posto è destinato col tempo a essere preso dai tablet pc, categoria nella quale Gartner fa rientrare dispositivi con touch screen da 5 pollici in su, con sistema operativo completo, mentre dispositivi con sistema operativo più leggero e limitato nelle funzionalità, quale
iPhone, Android o Chrome, secondo la società di analisi rientrano nella famiglia dei media tablet.
A prescindere dalle definizioni e dalle categorie, stiamo in ogni caso parlando di prodotti che al momento non hanno ancora un impatto numerico rilevante sul comparto.